Dati alla mano, la città è terza in Italia per reati denunciati e perde 30 posizioni nella qualità della vita. Un appello alla Sindaca perché la capitale del Rinascimento torni a splendere
Di Nicola Badalassi
Gentile Sindaca, scrivo queste righe non solo come cittadino, ma come professionista che lavora quotidianamente nel centro di Firenze e che ricopre un ruolo di responsabilità nella gestione di una filiale bancaria.
Ogni giorno vedo e vivo in prima persona il progressivo sgretolarsi del decoro e della vivibilità della nostra città. Lo faccio in forma di lettera aperta, perché credo che questo dibattito debba uscire dai corridoi istituzionali e approdare sotto gli occhi di tutti: cittadini, lavoratori, turisti, media. Chi vive o lavora in centro conosce bene il copione che ormai si ripete ogni giorno:
– biciclette elettriche e monopattini abbandonati sui marciapiedi, ostacolando pedoni, anziani e persone con disabilità;
– venditori abusivi e giochi d’azzardo all’angolo di via Cerretani, vetrina turistica mondiale;
– mendicanti molesti e finti indigenti che, in più di un caso, diventano borseggiatori;
– bande di ragazzi che, soprattutto la sera, trasformano piazze e vie in scenari da “far west”;
– residenti e lavoratori multati per infrazioni minime – come un motorino fuori di pochi centimetri dalla riga – mentre fenomeni ben più gravi restano spesso impuniti.
Queste non sono solo percezioni: i dati confermano un peggioramento evidente.
– Terza città in Italia per numero di reati totali (dopo Milano e Roma);
– Perse 30 posizioni nella classifica della qualità della vita (dal 6° al 36° posto);
– Aumento del 21,1% di furti in abitazione in Toscana (2023 vs 2022).
E mentre altre città, come Treviso o Oristano, dimostrano che si può garantire sicurezza e decoro mantenendo bassi gli indici di criminalità, Firenze sembra intrappolata in una spirale opposta.
Signora Sindaca, so bene che far rispettare le regole è fondamentale – e pagare multe per infrazioni stradali, anche minime, può essere un segnale di civiltà. Ma non si può ignorare che nel 2024 le sanzioni elevate abbiano generato circa 80 milioni di euro di entrate. È doveroso chiedere che una parte significativa di queste risorse venga investita per restituire decoro, sicurezza e vivibilità a chi ogni giorno abita, lavora e visita la nostra città. Firenze non è solo un museo a cielo aperto, è una comunità viva, e merita di essere protetta e rispettata.
Mi auguro che Lei voglia affrontare questi problemi con decisione, prima che la nostra città perda non solo posizioni in classifica, ma la sua stessa anima.
Con rispetto,
Nicola Badalassi Cittadino di Firenze
Foto: Copyright Fotocronache Germogli