Tra ditte in liquidazione, ferie spalmate per abbattere i costi e liti elettorali ad ogni costo, la criminalità dilaga. La Firenze sui giornali di giovedì 14 agosto

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Non accennano a placarsi le spaccature interne al campo largo, neanche dopo l’ufficializzazione della data del voto e il (minoritario) nulla osta del M5S all’alleanza col PD già osteggiato da larga parte della base del primo: se però, titola La Repubblica Firenze, «l’intesa è più vicina» tra grillini e dem, all’interno della sfera d’influenza piddina le cose vanno decisamente peggio. Ad AVS infatti non va giù che la stesura del programma comune sia limitata solo a loro due e protesta affermando politicamente, per bocca del segretario regionale di Sinistra Italiana, Dario Danti, che «non ci sono alleati di serie A e alleati di serie B» e «il programma va scritto tutti insieme». Nel frattempo, mentre il Comune è impegnato nella sua propaganda e nelle sue inaugurazioni ufficiali (che non potevano sfuggire a Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze) gli echi dello sciopero di Ferragosto, alla sua vigilia, si fanno sentire anche nel settore della distribuzione organizzata, anche se solo la Coop si asterrà sicuramente dal lavoro. Tra la clientela di chi rimane aperto i pareri, come sondato sul terreno dal Corriere Fiorentino, rimangono divisi. A Ponte a Cappiano, vicino Fucecchio, la situazione è più grave: una località incentrata sulla pelletteria e sulla conceria vede la sua azienda, la Pegaso SpA, mandare a casa 43 lavoratori per liquidazione, i quali se ne sono accorti al momento della mancata ricezione dello stipendio sui propri conti bancari, riporta La Nazione. Anche qui i sindacati si sono subito attivati, seppur, almeno per il momento, solo tramite vie legali. Ma la scarsità generale di fondi sui conti correnti investe ormai ogni aspetto della vita quotidiana, soprattutto nel periodo vacanze: lo hanno notato a Palazzuolo sul Senio, dove i villeggianti stabili di un tempo sono ormai un ricordo e, tra agriturismi, B&B e case in affitto, si è ingenerato anche lì un meccanismo di turismo mordi e fuggi spalmato però su tutto l’anno, principalmente nella bassa stagione per i costi più contenuti. Lo ha detto il sindaco della località al Corriere Fiorentino. Nel contesto della nostra città, invece, i giornali di oggi sono dedicati quasi esclusivamente ai fatti di cronaca nera, nel contesto di una criminalità dilagante che ben poco si fa per fermare: tra feriti a colpi d’ascia alle Cascine (La Repubblica Firenze, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze), minacce di morte alla Stazione di Santa Maria Novella tra tossicodipendenti da crack e delinquenti in possesso di lame, insediamenti abusivi al Poderaccio e piccole bande di ladruncoli romeni arrestate due volte perché sorprese a rubare dopo essere state rimesse in libertà la prima (notizie, tutte, de La Nazione Firenze, integrata l’ultima dal Corriere Fiorentino), la percezione generale è di maggiore vulnerabilità e paura rispetto a un tempo. E dall’amministrazione continuano a scaricare la colpa sul governo nonostante le competenze in materia di sicurezza siano demandate non a Roma, come falsamente insiste il PD, ma ai Comuni. Finché, poi, si continuerà a dare ordine ai poliziotti di rilasciare i criminali arrestati, la situazione non migliorerà mai e anzi testimonierà sempre più della cucitura di Firenze a misura di delinquente. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli