L’accordo della vergogna. Giani svende coerenza e centrosinistra: firma con i 5 Stelle, ma si smentisce da solo

GERMOGLI PH: 10 GIUGNO 2013 FIRENZE VEDUTE AEREE DALL ' ALTO DELLA CITTA ' NELLA FOTO  AEROPORTO DI FIRENZE PERETOLA AMERIGO VESPUCCI PISTA DI ATTERRAGGIO  AREA FUTURA ALLA COSTRUZIONE DELLA PISTA PARALLELA ALL ' AUTOSTRADA

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di Antonella Gramigna

Dal Reddito di cittadinanza regionale allo stop all’aeroporto di Peretola: tutto ciò che il Centrosinistra ha contestato ora viene firmato. In nome della poltrona, Giani nega le sue stesse battaglie. E i toscani osservano.

 

C’è una soglia che anche la politica non dovrebbe superare: quella della dignità. Eugenio Giani, invece, l’ha varcata senza esitazioni. Per blindare una fragile alleanza con il Movimento 5 Stelle e Avs, ha firmato un documento programmatico che è una sconfessione totale della sua azione politica.

Il punto più clamoroso? L’aeroporto di Peretola. Per anni Giani lo ha difeso con convinzione, definendolo fondamentale per lo sviluppo della Toscana. Oggi, nel patto d’acciaio con i 5 Stelle, ne accetta lo stop. Senza condizioni, senza precisazioni, senza nemmeno il coraggio di dire che sta abiurando una delle sue storiche bandiere.

Non basta. Il Reddito di cittadinanza, strumento che il PD ha deriso, ridimensionato, combattuto, rientra ora dalla finestra con un nuovo nome e vecchie logiche. E Giani, che non ha mai nascosto la propria freddezza verso quella misura, ora ne sostiene la versione toscana con sorprendente disinvoltura.

Il risultato? Un centrosinistra che rinnega sé stesso, senza nemmeno passare dal via. Un presidente che preferisce l’ambiguità al coraggio, la sopravvivenza alla chiarezza. E un patto elettorale che sa più di resa che di visione.

La Toscana non merita questa commedia degli equivoci. Non merita trasformismi, né giochi di prestigio verbale. Giani ha scelto il compromesso più comodo, ma anche il più smascherabile: quello che lo mette contro la sua stessa storia.

E i cittadini, oggi, non hanno bisogno di testimoni silenziosi del declino, ma di scelte vere, trasparenti, oneste. Quelle che questo patto, e chi lo guida, sembrano aver dimenticato. Ma i cittadini, gli elettori rimasti, avranno memoria?

In copertina: copyright Fotocronache Germogli