“Sarebbe costato meno costruire un ponte nuovo”, accusa l’esponente di Lista Schmidt. Nel mirino il Partito Democratico e la gestione dei lavori pubblici a Firenze
Con un intervento diffuso sui suoi canali social, il consigliere comunale di Lista Schmidt Massimo Sabatini è tornato a denunciare i ritardi nei lavori di ristrutturazione del Ponte Vespucci, collegando la vicenda alla gestione più ampia dei lavori pubblici in città. Sono passati oltre sei anni dall’inizio dell’intervento senza che si sia arrivati alla conclusione.
Dalle interrogazioni presentate in consiglio comunale, Sabatini riferisce che i costi dell’opera hanno superato i 4,5 milioni di euro, una cifra che a suo avviso avrebbe potuto coprire la costruzione ex novo del ponte, lungo solo 162 metri: “Chi ha deciso di ristrutturare e non di demolire e riedificare? Chi ha condannato i Fiorentini della zona e coloro che ci passano quotidianamente a continue gimkane?”
Le responsabilità, secondo Sabatini, sarebbero da attribuire in modo netto al Partito Democratico. “È tutto il PD, quel PD che ha massacrato la città e che vorrebbe continuare a farlo sia in Città che in Regione. Proprio la Regione, nei paraggi, ha deciso di buttare giù le spallette e rifarle nuove. Perché non si è fatta la stessa cosa con il ponte? Avremmo avuto al massimo due anni di lavoro, una struttura nuova, e spendendo di meno.”
Nel post, corredato da fotografie, Sabatini documenta una scena in cui circa 15/16 persone sembrano riunite attorno al cantiere, ancora, dopo 6 anni. Un’immagine, secondo il consigliere, che ben rappresenterebbe una più ampia condizione di “immobilismo cronico” nell’ambito delle opere pubbliche locali: “Tutto ciò è simbolo di immobilismo cronico nei lavori pubblici, laddove invece in tutti gli enti toscani dovrebbero correre, correre, correre.”