La tranvia è tutto per Giorgio, che non sa dell’esistenza di treni e bus. Vertice in procura per i massoni, vertenza davanti al David per i lavoratori. La Firenze sui giornali di lunedì 8 settembre

© Fotocronache Germogli, specificare data

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Viene messo in risalto un altro dettaglio circa i lavori della tranvia per Bagno a Ripoli e le Piagge: come titola La Nazione Firenze, «Sirio sarà a Campi nel 2029», quando cioè scatterà la messa in esercizio dopo la fine dei lavori nel 2028, che inizieranno l’anno prossimo. Quattro anni di lavori per coprire col treno impropriamente chiamato “tranvia” lo stesso percorso del 32 e l’esaltazione dei lavori per la Leopolda-Piagge quando da Santa Maria Novella c’è già un treno che impiega letteralmente dieci minuti per arrivarci fanno pensare che l’assessore all’urbanistica poco sappia del trasporto pubblico fiorentino. Si sceglie invece deliberatamente di non vedere le condizioni disumane di Sollicciano, dove una detenuta 26enne originaria della Romania si è tolta la vita, terza dall’inizio dell’anno, ieri nella sua cella del braccio femminile. Le rimanevano, a quanto si apprende dalla stessa testata, tre anni da scontare per l’aggressione dell’anno scorso ai danni un 91enne in via Maso Finiguerra, rimasto completamente invalido appena uscito dal coma, e i suoi legali stavano cercando di farle avere i domiciliari facendo leva sulla sua progressiva ripresa dalla condizione di tossicodipendente. Il triste epilogo è stato coperto, però, anche da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze. Arrestato, intanto, un nordafricano che ha seminato il panico a Vicchio entrando armato in un bar e danneggiando una vetrina, per finire poi ferito in una colluttazione a fuoco coi carabinieri. Operato, è già stato messo in stato di fermo, come riportano le sezioni fiorentine di Repubblica e Nazione. In procura arrivano contemporaneamente anche le liste della Sagittario e degli ALAM sullo sfondo del caso Cocci e i suoi presunti risvolti massonici: il delegato regionale dei secondi, Massimo Esposito, ha dichiarato a Repubblica Firenze che l’Obbedienza «è parte lesa al pari di Cocci», che non ha «nulla da nascondere», che le loro sedi sono «segnalate ovunque» e che «affari, politica e religione sono argomenti che non entrano nelle nostre riunioni». Quello degli affari in particolar modo sarà un argomento che non entrerà sicuramente nemmeno nei discorsi dei balneari, per i quali il sostanziale fallimento della stagione è realtà ammessa a chiare lettere dalla sezione Economia del Corriere Fiorentino, sul quale è stata riprodotta un’inchiesta dell’Agenzia dell’Entrate la quale illustra che in realtà, i gestori degli stabilimenti guadagnano «meno di quanto si pensi». Ma ancor meno incassano i lavoratori dell’Accademia, riunitisi ieri alla Galleria con uno striscione sotto il David per l’applicazione immediata del contratto Federculture e per denunciare, a quanto si legge sulla Nazione nostrana, straordinari non pagati e stipendi da 700€ al mese, decisamente pochi per vivere a Firenze, da loro definita, impeccabilmente, «culla dello sfruttamento». (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli