Caro Assessore Giorgio,
la sua risposta al presidio “Firenze Si-cura” di ieri 17 settembre 2025 in piazza Santa Maria Novella ci ha lasciati, francamente, senza parole. Non solo non affronta il grido di esasperazione dei cittadini, ma sembra voler scaricare altrove le responsabilità di un’amministrazione che, giorno dopo giorno, appare sempre più lontana dai bisogni reali di Firenze. Lei è l’assessore alla sicurezza, e i fiorentini si aspettano da lei fatti, non parole vuote o accuse fuori luogo. Le centinaia di persone in piazza – oltre 500, secondo la questura – non erano lì per fare politica, ma per chiedere una città più sicura e vivibile. Proviamo a mettere in chiaro, punto per punto, cosa non va nella sua replica e cosa Firenze si aspetta da chi la governa.
Lei ha a disposizione una forza di almeno 900 vigili urbani – un numero che molte città italiane si sognano. Eppure, i fiorentini si chiedono: dove sono? Perché, ad esempio, domenica scorsa in centro c’erano solo **due vigili** mentre venditori abusivi di poster e il gioco delle tre campane la facevano da padroni? È così che pensa di garantire la sicurezza? O forse l’obiettivo è un altro, visto che a bilancio avete previsto una cifra enorme per le multe? I cittadini non vogliono vigili che inseguono solo sanzioni, ma una presenza visibile e costante per contrastare spaccio, degrado e altri reati che ci fanno sentire insicuri. Usate queste risorse per le strade, non per fare cassa!
Basta uscire dalla stazione di Santa Maria Novella per capire quanto questa amministrazione stia fallendo. Le scene che si presentano – rifiuti sparsi, accattonaggio, risse, spaccio, bivacchi – ricordano le periferie più degradate di città come Lagos non certo il cuore di Firenze. È questo il primo impatto che vogliamo dare a turisti e residenti? La stazione dovrebbe essere il biglietto da visita della città, invece è un simbolo di abbandono mortificante. Dove sono i controlli? Dove sono i presidi per restituire dignità a quest’area? I cittadini meritano di sentirsi al sicuro, non di camminare in un luogo che sembra dimenticato da chi governa.
Le sue parole sulla presidente Meloni e sul governo centrale sono un copione che non regge più. Puntare il dito su Roma per nascondere i vostri limiti è una strategia vecchia e stanca. Lei e la sindaca Funaro sedete al COSP, dove avete la possibilità di coordinarvi con le forze dell’ordine e proporre soluzioni. Cosa avete fatto di concreto per affrontare il degrado e l’insicurezza che i cittadini denunciano ogni giorno? Invece di collaborare, preferite lamentarvi del governo, come se i problemi di Firenze fossero nati tre anni fa. Non è così, e i fiorentini lo sanno bene. Smettetela di cercare scuse e iniziate a prendervi le vostre responsabilità.
Accusare gli esponenti di centrodestra in piazza è stato un passo falso, assessore. I comitati, da Firenze Ribella ad Aria Nuova, hanno invitato tutti: consiglieri, assessori, persino la sindaca. La loro protesta non ha colore politico, nasce dal cuore di cittadini stanchi di essere ignorati. Dire che i comitati sono “vicini al centrodestra” è un tentativo scorretto di politicizzare un malcontento che attraversa tutta la città. Si chieda perché centinaia di persone, da ogni quartiere e di ogni idea, erano in piazza a contestarvi. La risposta è semplice: voi non ascoltate. Non rispondete alle segnalazioni. Siete distanti. Non è il centrodestra a contestarvi, sono i fiorentini. E invece di attaccare chi manifesta, fatevi qualche domanda sul perché la vostra gestione sia così criticata. Chiedere ai comitati e agli esponenti di centrodestra di farsi portavoce a Roma per avere più agenti o norme più severe è assurdo. Non è il loro compito, è il vostro! I comitati esistono per segnalare problemi e dare voce ai cittadini, non per fare il lavoro che spetta a un assessore o a una sindaca. Siete voi che dovete battere i pugni sul tavolo, collaborare con le forze dell’ordine, proporre soluzioni. Se qualcuno nel centrodestra sta già parlando con Roma, bene. Ma non scaricate su di loro, né tantomeno sui cittadini, il vostro immobilismo.
Lei dice che la sicurezza è una priorità, ma i fatti raccontano un’altra storia. I dati della prefettura, che voi sbandierate come “miglioramento”, non corrispondono a quello che viviamo ogni giorno. Come si può parlare di miglioramento quando Campo di Marte è una “zona rossa”, quando gli accoltellamenti si aggiungono allo spaccio che va avanti indisturbato, anche di giorno? I cittadini non si sentono sicuri, assessore, e non è propaganda: è la loro vita quotidiana. La vostra amministrazione sembra lontana, chiusa in un palazzo che non vede né sente il disagio di Firenze.
Assessore Giorgio, i fiorentini non vogliono propaganda, né accuse, né scaricabarile. Vogliono una città dove si possa camminare senza paura, dove la stazione non sia un luogo da evitare, dove i quartieri tornino a essere vivibili. Smettete di nascondervi dietro il governo o di puntare il dito contro chi protesta. La piazza di ieri non era una passerella politica, era il grido di una città che non si riconosce più. Se davvero volete collaborare per il bene di Firenze, ascoltate i cittadini, usate i 900 vigili che avete, lavorate con le forze dell’ordine e prendete iniziative concrete. Altrimenti, le sue parole saranno solo un altro discorso vuoto, mentre Firenze continua a scivolare nel degrado.
Con la speranza che qualcosa cambi davvero
I cittadini di Firenze