Giardini blindati o abbandonati: come la “Firenze inclusiva” della sindaca Funaro esclude i cittadini

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La Giunta Funaro parlava di inclusione, ma ha chiuso spazi pubblici e smantellato i giochi: in tanti luoghi della città, il verde pubblico oggi è rifugio solo per degrado e criminalità

 

Di Roberto Vedovi

I giardini del Visarno e di via Galliano sono i simboli plastici di un’amministrazione che ormai da tempo ha dimenticato i suoi spazi pubblici, lasciandoli soffocare nel degrado cronico. Eredità delle giunte Renzi (2009-2014) e Nardella (2014-2024), questi giardini sono diventati rifugi per tossicodipendenti, spacciatori e sbandati.

Nel 2025, la risposta della sindaca Funaro è stata drastica ma sterile: rimuovere l’inferriata e i giochi per bambini al Visarno, chiudere i cancelli di via Galliano. Nessun piano di recupero, nessuna strategia per contrastare l’incuria. Solo smantellamenti e accessi sbarrati in una città che si vanta del titolo UNESCO, ma abbandona i suoi quartieri popolari al caos, privando i residenti di luoghi di svago e i più piccoli di spazi di gioco sicuri.

Nel Parco delle Cascine, i giardini del Visarno nacquero con un investimento di 100.000 euro sotto la giunta Renzi: un angolo di verde con altalene, scivoli e una fontanella per rinfrescarsi d’estate. Oggi, nel 2025, l’inferriata che li proteggeva è sparita, i giochi sono stati smantellati e il parco è un luogo abbandonato. Siringhe, pipette per crack ed escrementi umani deturpano l’erba, mentre la fontanella è diventata un lavabo di fortuna per i senzatetto. La giunta Funaro ha scelto di spogliare il parco delle sue difese, rendendolo ancora più vulnerabile. Nessuna telecamera, nessun presidio: solo un’area verde lasciata a se stessa, dove le famiglie non osano più mettere piede.

A San Jacopino, i giardini di via Galliano, riqualificati nel 2022 con 70.000 euro tra fondi comunali e sponsor privati, raccontano una storia simile. Progettati come spazio sicuro per anziani e bambini , sono stati chiusi nel 2025 con un’ordinanza che sa di resa. Il vicino palazzo INPS, occupato abusivamente e circondato da impalcature fatiscenti, attira spacciatori, alcolisti e violenti. Risse e accoltellamenti sono ormai routine. Il Comitato Cittadini Attivi San Jacopino denuncia da sempre un quartiere allo sbando, dove il degrado regna indisturbato, tra risse frequenti, spaccate notturne a negozi e auto, e la presenza di soggetti che disturbano e molestano i residenti, anche violentemente . La paura di uscire al crepuscolo è ormai diffusa, ma il disagio si avverte anche di giorno, specialmente intorno al giardino, dove questi individui si radunano senza controllo, rendendo insicuro l’intero quartiere. La risposta, sotto la giunta Funaro, è semplice: nessun piano di sicurezza, né guardie private, né videosorveglianza potenziata. Solo cancelli chiusi, lasciando che il degrado si riversi nelle strade e i residenti vivano in un’area sempre più ostile.

Il fallimento della giunta Funaro non è solo amministrativo: è una ferita al patto sociale di Firenze. Il verde pubblico, essenziale in quartieri popolati o strategici come le Cascine e San Jacopino, dovrebbe essere un diritto, non un privilegio. Dove sono i fondi per un’illuminazione smart? I protocolli per presidiare i parchi? Le attività sociali per riportare vita in questi spazi?

Funaro, forte del suo passato da assessora al sociale, aveva promesso una Firenze inclusiva. Ma i giardini del Visarno e di via Galliano raccontano una realtà opposta: quando una madre è costretta a deviare con il passeggino per evitare siringhe, o un anziano rinuncia a uscire dopo il tramonto, non c’è nulla di inclusivo. Inclusione significa garantire sicurezza, cura e vivibilità — non chiudere i cancelli e voltarsi dall’altra parte.