Firenze in piazza per la sicurezza. Alberto Martini: “La Cartabia tutela i delinquenti, il COSP deve diventare pubblico”; Francesca Marrazza: “Ogni giardino chiuso per degrado è un limite alla libertà”; Andrea Asciuti: “Servono CPR e DASPO”; Leonardo Ciaramelli: “La nostra lotta è giusta, ma non dovremmo essere noi cittadini a occuparci della sicurezza”
Piazza della Signoria si è riempita ancora una volta di cittadini, comitati e associazioni che da mesi cercano di istituire un dialogo con l’amministrazione comunale denunciando il degrado, l’illegalità e l’insicurezza in continua crescita a Firenze. Dopo la manifestazione del 17 settembre in Piazza Santa Maria Novella, le voci di Ribella Firenze, Aria Nuova per Firenze, Firenze Vera, Il Mondo Che Vorrei, Abusivismo e Degrado, Comitato Canneto Le Coste, Comitato Quartiere 4 ed ex Teatro Comunale si sono unite in un’unica richiesta: “Vogliamo sicurezza, dignità e ascolto”. Ma questa volta non si è trattato solo di denuncia. Dal palco si sono levate dichiarazioni forti, critiche dure ma soprattutto proposte concrete. In chiusura, è stato confermato che una delegazione di quattro rappresentanti dei comitati cittadini è stata finalmente ricevuta dall’assessore alla sicurezza Andrea Giorgio.
“Noi chiediamo che il COSP – il Comitato per la Sicurezza – sia reso pubblico. I cittadini devono sapere cosa decidono il sindaco, il prefetto, il questore. Sono pagati da noi” ha tuonato Alberto Martini di Aria Nuova per Firenze. Martini ha usato parole durissime contro l’amministrazione locale, ma anche contro il governo nazionale e il sistema giudiziario: “Non c’è nessun partito in Italia che si occupi veramente di sicurezza. Vi racconto un fatto che descrive bene la situazione: un cittadino vede una persona prendere a bottigliate il portone di una chiesa, interviene, viene preso a seggiolate in testa. Chiama la polizia. L’aggressore viene portato via. Ma mentre lui è ancora in ospedale, quello è già di nuovo lì davanti alla chiesa. Questo è lo stato della giustizia in Italia. E sapete cosa succede? Se la vittima porta avanti la denuncia, si paga pure le spese processuali. Perché l’altro è nullatenente. Questa è la riforma Cartabia: questa è la legge italiana che tutela i criminali e penalizza gli onesti (…) E il Presidente della Regione Eugenio Giani, che si dice contro i CPR perché disumani? È lo stesso che nel 2021 voleva i containers di detenzione per i non vaccinati. Quindi per i lavoratori onesti andava bene il contenimento, per i criminali no. Ipocrisia totale”.
Francesca Marrazza di Ribella Firenze ha puntato il dito sull’assurdità delle priorità istituzionali: “Firenze è la nostra città, e la vogliamo vedere di nuovo bella, sicura, ma soprattutto libera. Non mi fermerò mai di dirlo. Se non abbiamo la sicurezza per noi e per i nostri figli non abbiamo la libertà. Abbiamo strutture bellissime per i turisti, ma chi dovrebbe garantire la sicurezza non ha neanche un alloggio a prezzo decente. Non possiamo accettare che chi ci dovrebbe proteggere non abbia neppure una casa dove vivere. L’altro giorno all’Isolotto un presidente di quartiere ha proposto di risolvere il degrado nel sottopasso… chiudendolo! Ma non si risolve il problema togliendo i servizi ai cittadini! Ogni porta che si chiude, ogni spazio negato, ogni giardino che non possiamo frequentare perché c’è degrade delinquenza è un limite alla nostra libertà”.
Andrea Asciuti di Firenze Vera ha ribadito l’urgenza delle misure da attuare: “Servono DASPO urbani. Lo ha fatto Gentilini a Treviso, lo ha fatto De Luca a Salerno, lo deve fare anche Firenze. E poi servono i CPR, i centri di permanenza per il rimpatrio, perché chi delinque e non ha diritto a restare va trattenuto. La Regione deve smetterla di opporsi. Servono nuove assunzioni nelle forze dell’ordine, e la Polizia Municipale deve avere gli stessi poteri della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Non possiamo andare avanti a colpi di spray al peperoncino. E poi basta fare cassa con le multe: vanno tolte dai bilanci comunali: è illegale metterle come entrata certa. Le risorse vanno usate per la sicurezza, non per vessare i cittadini”.
E’ intervenuto infine anche Andrea Colombini di Forza del Popolo, partito recentemente escluso dalle elezioni regionali nella circoscrizione di Firenze per motivi puramente procedurali, e che ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato. Colombini ha portato solidarietà e nuove denunce: “Firenze è stata capitale, e deve essere trattata da capitale. La sicurezza non è né di destra né di sinistra, è un diritto. Il vero scandalo è che si tolgano manganelli e taser alla polizia, si tolgano diritti alle forze dell’ordine. E poi nessuno ha il coraggio di dirlo, ma io sì: la magistratura deve cominciare a punire davvero, e con forza, gli immigrati irregolari che commettono reati. Lo dico con rispetto per tutti gli stranieri regolari che si sono integrati, lavorano, parlano italiano e rispettano le nostre leggi. Ma chi delinque non lo voglio tra i piedi. Basta. Mandate la Polizia Municipale a fare pattuglie, non solo multe. E soprattutto date ai vigili il potere di intervenire. Oggi un poliziotto che mette le mani su un delinquente rischia la carriera. È tutto pensato per impedire di intervenire. Basta!”.
L’ultimo messaggio dal palco, affidato ancora ad Alberto Martini, è stato un appello diretto: “Mi meraviglio che non ci sia tutta Firenze in piazza. Cosa state aspettando? Questa è la nostra città, e ce la dobbiamo riprendere”.