I dividendi delle partecipate? Usarli per ridurre le bollette. La proposta di Bambagioni (Lista Schmidt) e Del Re (Firenze Democratica)

GERMOGLI PH: 1 FEBBRAIO 2024 SESTO FIORENTINO VIA LAZZERINI GIARDINI PARCO ZAMBRA INAUGURAZIONE DEL NUOVO FONTANELLO DI ACQUA PUBBLICA INSTALLATO DA PUBLIACQUA E COMUNE DI SESTO NELLA FOTO

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“Reinvestire i dividendi delle partecipate per migliorare i servizi, ovvero investire in impianti e opere per accompagnare la transizione ecologica e ridurre i costi al cittadino”.

 

È quanto chiesto, attraverso un ordine del giorno, da Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze, e da Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica; tutte le minoranze, da Sinistra Progetto Comune a Fratelli d’Italia, hanno appoggiato l’atto.

“La sindaca – proseguono Bambagioni e Del Re in una nota – può dare un indirizzo preciso alle società partecipate, tra le quali Alia (con oltre 11 milioni di dividendi), Ataf (1 milione e mezzo), Silfi (1 milione e 800 mila), invece di farsi dettare l’agenda dai manager pubblici”.

“Tra poco i fondi PNRR – sottolineano i consiglieri – saranno esauriti e questo ci preoccupa per la tenuta degli investimenti di queste società: come farà, ad esempio, Publiacqua ad investire ancora sulle tubature della nostra città per evitare la pesante dispersione idrica in atto, tema che pone sempre Firenze in fondo alle classifiche sul fronte della sostenibilità ambientale? Non possiamo limitarci a pensare al ‘qui e ora’ e usare queste risorse per ripianare buchi di bilancio, occorre pensare a come impostare un lavoro per ridurre al minimo gli sprechi e rendere più sostenibili le bollette”.

L’ordine del giorno si è occupato, poi, anche del tema delle sponsorizzazioni e dei bandi contributi promossi da molte delle società partecipate dal comune, e già criticati dall’associazione dei consumatori: “Molte di queste partecipate promuovono bandi per contributi estranei alla missione della società e sponsorizzazioni, e ciò non ci pare coerente con la loro missione e con la necessità di aiutare le famiglie meno abbienti che si trovano a pagare bollette salate. Per questo, chiediamo alla sindaca – aggiungono Bambagioni e Del Redi dare come indirizzo alle società partecipate di limitare i bandi contributi per progetti non inerenti al proprio scopo sociale delle società partecipate o controllate stesse, essendo preferibile incrementare la quota di risorse utili ad abbattere il costo delle bollette per i cittadini”.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli