Firenze scende in piazza per la sicurezza, ma criminAlia-1984 rafforza i controlli solo sui cittadini onesti. Il successo marchigiano incoraggia Tomasi. La Firenze sui giornali di martedì 30 settembre

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La giornata di ieri ha visto Piazza della Signoria riempirsi ancora una volta di cittadini che vogliono far sentire chiaramente la propria voce contro una situazione sempre più invivibile in tema di sicurezza: circa cinquecento i fiorentini accorsi sotto Palazzo Vecchio, stando alle cifre fornite da Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, e di cui ci siamo occupati in dettaglio anche noi de La Firenze che Vorrei riportando gli interventi degli organizzatori tra le varie sigle. Di esempi di quanto la protesta sia tutt’altro che una percezione, quale definita dalla propaganda e dalle fake news della giunta Funaro, malauguratamente abbondiamo: il Corriere stesso ha raccontato la straziante vicenda di una cameriera aggredita e quasi violentata da un 19enne maliano in Santa Croce, poi arrestato perché nella colluttazione con alcuni ragazzi intervenuti a difesa della prima ha perso la carta d’identità, che ha facilitato il suo rintracciamento e arresto. Ieri mattina è comparso un video girato da un misterioso utente che si è filmato mentre aggrediva due turisti americani ebrei, occasione propizia per l’Associazione Italia-Israele di gridare all’«odio» e all’«antisemitismo» ma l’incognita che circonda l’autore fa pensare a una provocazione isolata, e perciò doppiamente condannabile. Soprattutto alla luce delle ultime mobilitazioni, laddove le tende levate da Piazza Indipendenza non significano la fine del movimento confluito nella due giorni di presidio, di cui ha parlato La Repubblica Firenze, ma testimoniano la prontezza al ritorno nell’eventualità di nuovi attacchi alla Flotilla. Continua infatti l’analoga iniziativa al porto di Livorno, divenuto un presidio permanente che sta facendo restare al largo la ZIM Virginia israeliana, a quanto riporta, nuovamente, il Corriere Fiorentino. Nella nostra città, però, le pressioni sono anche politiche e riguardano il governatore Giani, cui è stata indirizzata una petizione da 26 firme di preti, docenti e artisti, tra i quali figurano Don Andrea Bigalli e il prof. Beniamino Deidda, che lo esortano a rompere definitivamente e totalmente ogni rapporto con Israele. Chiusa la parentesi palestinese, è lo stesso assessore Giorgio ad ammettere la decimazione delle denunce (-25%), parlando del lavoro della PolCascine, ma traendone “ovviamente” una conclusione completamente opposta e contraria alla realtà e al buonsenso; infatti, è La Nazione Firenze a darne notizia, i commercianti sono unanimi nel denunciare l’insicurezza non di qualche zona di periferia, ma del cuore del centro storico, tra Santa Maria Novella e San Lorenzo: tra chi anticipa la chiusura e chi assume vigilanti privati, il coprifuoco non è più imposto come nel 2020 ma autoimposto per cause di forza maggiore. Dall’alto il regime orwelliano in vigore nella nostra città si rafforza invece per l’ennesima, scabrosa iniziativa di Alia, che mai nulla ha fatto contro teppisti e incendiari di cassonetti ma programma adesso (ed era assolutamente prevedibile, dopo la folle imposizione del cosiddetto A-Pass), in combutta con la vicesindachessa Paola Galgani, di togliere cestini pubblici e sostituirli con altri non più aperti ma con fessure più piccole nelle zone dei porta a porta: l’obiettivo, a quanto citato sempre su Nazione Firenze, è quello di combattere «evasione TARI e abbandoni», ingenerati, del resto, dalla scelta di chiudere i cassonetti. Se ne sono accorti a Sorgane, i cui residenti, invasi da sacchetti di ogni tipo lasciati per strada, lamentano esasperati anche di dover «cucinare in base al calendario di Alia», perché i porta a porta, “naturalmente”, non hanno peraltro alcuna regolarità d’esecuzione. Da parte sua, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, chiede l’equiparazione delle regole per la spazzatura tra affitti brevi e alberghi, dal momento che 600.000 tra i primi «fanno turismo tutto l’anno e pagano la TARI come una famiglia normale». A giorni, poi, lo si apprende dalla stessa fonte, sarà pronto il bando per le 24 navette omologate che, sole, potranno essere utilizzate per scarrozzare turisti in centro: niente più risciò e altri veicoli nel centro storico, per effetto dell’interdizione dell’area UNESCO decretata dal Comune. Sul Corriere Fiorentino leggiamo, restando in tema, dell’appello inviato alla ministro Santanchè da assessori dei Comuni di Firenze, Milano, Roma e Venezia «per un turismo più sostenibile» e per misure rivolte specificamente contro l’overtourism. Un problema reale e che si accompagna alla speculazione contestata ieri dal Comitato Salviamo Firenze: 150 secondo La Nazione Firenze, «oltre 150» secondo il Corriere Fiorentino, «decine di attivisti» secondo il Tirreno Firenze, hanno inscenato un flash mob abbattendo scatoloni neri che mimavano il cubo sopra l’ex Teatro Comunale, descrivendolo come un «cimitero di acciaio e cemento» e smascherando la speculazione ad opera dei fondi immobiliari in città. In piazza anche gli operai malmenati a Montemurlo, riunitisi in centro a Firenze davanti a Patrizia Pepe in quanto committente della ditta che li ha repressi e sfruttati e non ha neanche partecipato al tavolo di pochi giorni fa a Prato, come precisato dal Tirreno Firenze, che ha coperto l’iniziativa insieme al Corriere Fiorentino. Sul fronte elettorale, il dibattito circa la questione della casa ha suscitato scintille tra i tre candidati, con Tomasi che, incoraggiato dalla riconferma del centrodestra alla guida delle Marche, va all’attacco contro il programma di Giani, incalzato anche da Antonella Bundu (La Nazione Firenze e Corriere Fiorentino). Al Corriere non è passata inosservata la parabola di Del Ghingaro, inizialmente intenzionato a candidarsi col PD ma adesso appoggiato da Vannacci. (JCM)