“Le mafie sono entrate nel business dei rifiuti in Toscana. La mia ricetta per la sicurezza? Il presidio del territorio deve essere continuo e non sporadico”. L’ex sceriffo Aldo Milone a confronto con La Firenze che vorrei.
“Il territorio toscano, non da ora ma da anni, è stato penetrato dalle mafie in primis da quelle italiane e adesso anche da quelle straniere, mafia cinese e nigeriana. E lo dice uno che ha avuto trascorsi da V. Questore della Polizia di Stato e agli inizi degli anni ’80 ha prestato servizio in Sicilia, precisamente a Catania, dove imperava il famoso clan Santapaola”. Comincia così la riflessione di Aldo Milone, già assessore “sceriffo” della giunta Cenni a Prato, l’unica di Centrodestra (2009-2014), che oggi guida la Lista civica Prato Libera e Sicura.
“Questo clan mafioso – ricostruisce Milone – aveva individuato alcune aree della Toscana per riciclare il denaro proveniente dal traffico delle sostanze stupefacenti e dalle estorsioni. Adesso queste mafie si dedicano sopra ai rifiuti che è, in particolar modo in Toscana, la nuova fonte di reddito”.
Basti pensare al keu, disseminato in diversi siti della Toscana. Insomma, Prato è un “caso” o, come qualcuno suggerisce, una centrale delle mafie?
“A Prato si sono insediate nuove mafie, quella cinese, nigeriana e albanese. La mafia cinese ha soprattutto il controllo nel settore tessile mediante i suoi connazionali e anche in quello delle droghe da discoteca come la ketamina e simil droghe sintetiche. La mafia nigeriana si dedica soprattutto ed esclusivamente al traffico di sostanze stupefacenti. La mafia albanese anch’essa ha il controllo di una parte del traffico di sostanze stupefacenti”.
Quale sarebbe la risposta giusta per contrastare questi fenomeni?
“L’attività investigativa delle Forze di Polizia e anche un supporto della Polizia Municipale in particolar modo nel controllo di attività commerciali sospette che rappresentano soprattutto fonte di riciclaggio. A Prato si sono aperte numerose attività commerciali cinesi e anche pachistane che servono soprattutto a riciclare denaro provenienti da attività illecite, evasione fiscale, traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento dei lavoratori”.
Sono anni travagliati per la città di Prato. Colpita prima dalle chiusure poi dalla crisi energetica nel 2022 non appena si erano riaperti spiragli commerciali. Poi il disastro dell’alluvione, tra poco sarà il secondo anniversario. In tutto questo il commissariamento.
“Il Comune di Prato, per la prima volta nella sua storia, è stato commissariato a causa di un avviso di garanzia della DDA di Firenze per corruzione che ha colpito il sindaco Ilaria Bugetti. Le sue inevitabili dimissioni ha causato lo scioglimento del consiglio comunale e il conseguente commissariamento del Comune. La sindaca Bugetti ad inizio del suo mandato abolì subito la delega alla sicurezza, provvedimento improvvido perché a Prato il Procuratore Capo della Repubblica dr. Tescaroli, subito dopo il suo insediamento, aveva lanciato l’allarme della presenza della mafia cinese a Prato e di altre organizzazioni criminali. Il sottoscritto, per la verità, aveva anticipato il dr. Tescaroli nel lanciare questo allarme. Infatti, nel 1996 in un convegno nel salone consiliare e alla presenza di imprenditori cinesi, avevo detto che c’era la presenza in città della mafia cinese e delle modalità con cui operava”.
Il Commissario Claudio Sammartino sembra aver dato una svolta.
“Il Commissario Prefettizio ha subito capito l’importanza della Polizia Municipale nel controllo del territorio e ha dato disposizioni al Comandante di mettere più pattuglie in centro per presidiare alcuni punti critici della città e contrastare alcuni traffici illeciti come il piccolo spaccio di sostanze stupefacenti. Una vera ricetta che elimini totalmente alcuni fenomeni non esiste però si possono contrastare in primis con una presenza costante di pattuglie della Municipale sul territorio e con controlli continui di personaggi sospetti mediante l’identificazione degli stessi. Questo, ovviamente, riguarda l’attività della Polizia municipale mentre le altre Forze di Polizia svolgeranno un lavoro di intelligence dovuto al loro specifico ruolo. La squadra Mobile si dedica prevalentemente al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, omicidi ecc. Le volanti al presidio del territorio. Così i Carabinieri. Ritornando alla Polizia Municipale, quest’ultima può dare un valido contributo essendo la 4^ Forza di Polizia. Possono far applicare dal Sindaco il famoso Daspo, se è previsto nel regolamento di Polizia Urbana, che serve ad allontanare per almeno 48 ore, alcuni soggetti sospetti da determinate aree e poi se si ripresentano, chiedere al Questore di applicare il Daspo Urbano con una durata più lunga. Come ho già detto, il controllo del territorio diventa efficace quando i controlli e le identificazioni dei soggetti è continuo e non sporadico. Inoltre, procedere a corsi di formazione degli agenti della Polizia Municipale perché non è come una volta che si dedicavano soltanto all’applicazione del Codice della Strada ma sono costretti a fronteggiare situazioni anche di una certa rilevanza penale”.
Ha destato molto interessante il suo appoggio alla lista civica “È Ora!” a sostegno di Tomasi. Perché questa scelta?
“La mia natura politica è stata sempre civica perché difficilmente riesco a rispettare alcuni dettami dei partiti. Come si suol dire sono un uomo libero. La mia lista è stata fondata circa 16 anni fa e di fonda su due valori fondamentali: la sicurezza e la lotta all’illegalità economica cinese. Il mio appoggio alla lista civica del Tomasi è stato quasi consequenziale perché il Tomasi portava avanti i miei stessi valori e poi perché è una persona che parla il linguaggio del popolo. Si fa capire subito e il suo linguaggio è senza fronzoli. Parla ai cittadini con semplicità e senza illuderli. Aver fatto il sindaco di una città medio-grande lo ha aiutato moltissimo perché comprende i veri problemi della gente e sa come affrontarli. Un po’ come lo sono stato io ai tempi della giunta di Roberto Cenni quando ricoprivo l’incarico di assessore alla Polizia Municipale e alla sicurezza. Ho sempre cercato di dare risposte e trovare delle soluzioni ai problemi dei cittadini”.