Taxi a Firenze: introvabili secondo i cittadini, affidabili secondo Uritaxi. Aduc denuncia un “disservizio corporativo”

GERMOGLI PH 8 LUGLIO 2023 FIRENZE STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA TURISTI IN FILA PER PRENDERE I TAXI

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Secondo un comunicato diffuso da ADUC, l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, il recente botta e risposta tra La Nazione e Uritaxi-4390 sui tempi d’attesa dei taxi a Firenze solleva più dubbi che certezze

 

Negli ultimi giorni, la questione dei taxi a Firenze è tornata al centro del dibattito cittadino quando La Nazione ha riportato che i taxi in città sono spesso introvabili e che i clienti sono costretti ad attendere a lungo prima di poterne trovare uno. Un fenomeno ben noto ai residenti e ai turisti.

A queste segnalazioni ha risposto Uritaxi-4390 con un comunicato, pubblicato dallo stesso giornale, affermando che “Firenze ha il record europeo di offrire un taxi dalla ricerca/chiamata entro 6 minuti nel 93,8% dei casi (indagine Lab21 del 2025)”.

Ma secondo ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) ci sono almeno tre aspetti fondamentali che smentiscono o quantomeno ridimensionano le affermazioni di Uritaxi:

1) ADUC precisa che il rapporto citato da Uritaxi è datato gennaio 2025 e riguarda i sei mesi precedenti, ovvero il secondo semestre del 2024. Questo rende i dati non rappresentativi della situazione attuale, su cui si basa l’indagine più recente de La Nazione. “Il rapporto richiamato è relativo agli ultimi sei mesi, quindi sostanzialmente del 2024 mentre l’indagine de La Nazione parla del servizio di questi giorni”, scrive l’associazione;

2) In secondo luogo, ADUC sottolinea che Firenze non detiene affatto un record europeo. Sempre secondo il comunicato: “Il rapporto non dice che Firenze ha il record, ma che è quarta dopo Vienna, Stoccolma e Copenaghen, quasi pari con Amsterdam”. A questo si aggiunge un’altra discrepanza importante: nella presentazione del rapporto, si legge che la percentuale di risposte entro 6 minuti è del 90,2%, e non del 93,8% come riportato nel comunicato di Uritaxi. “Nella presentazione del rapporto si legge (ma non c’è tabella che lo riporti) che Firenze avrebbe un record di risposta entro 6 minuti nel 90,2% dei casi e non 93,8% come dice oggi Uritaxi-4390”;

3) Infine, ADUC evidenziache il rapporto è stato commissionato da Uritaxi-4390 stessa alla società di consulenza privata Lab21. “Un privato (Uritaxi-4390) che chiede ad altro privato (Lab21) di valutare la propria presenza sul mercato”, si legge nel comunicato. Questo, secondo ADUC, mina la validità dei dati, che non provengono da istituti statistici indipendenti come Istat o Eurostat, ma da un rapporto interno su base volontaria.

L’associazione non risparmia una critica più ampia alla gestione corporativa del settore taxi, ricordando come, spesso, le rivendicazioni di categoria siano accompagnate da minacce di protesta. “Anche grazie alle rivendicazioni corporative del settore che – antesignani di metodo oggi diffuso – quando si esprimono, spesso lo fanno all’urlo ‘blocchiamo tutto’”.

In conclusione, secondo ADUC, il problema resta sostanzialmente invariato: la qualità del servizio taxi a Firenze – tra attese, disponibilità e costi – continua a lasciare insoddisfatti residenti e turisti. “È quello che è, per residenti e turisti, fotografato anche da La Nazione”, si legge nel comunicato. I numeri possono essere interpretati, ma è la realtà quotidiana – fatta di attese e pochi veicoli disponibili, specie nelle aree periferiche della città – a confermare che qualcosa nel sistema non funziona, nonostante i comunicati ottimistici di categoria.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli