Prosegue la devastazione territoriale e urbanistica di Firenze, ma le uniche voci che si levano, per il momento, sono interne alle istituzioni e provenienti dall’opposizione. Per carità, meglio di niente, ma particolarmente gravi sono le affermazioni della consigliera Poggesi del Q3, citate da La Nazione Firenze che ha riportato tutto il siparietto, secondo le quali le attività locali chiudono non per colpa della tranvia che toglie posti e vivibilità, ma per la «mancanza di lungimiranza» e i «guadagni già fatti» delle attività stesse. Pronta e indignata la risposta dei rappresentanti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che le hanno fatto presente la realtà dei fatti e hanno invitato i colleghi della maggioranza a dissociarsi apertamente dalle sue parole. La tanto attesa commissione in Palazzo Vecchio sull’acqua pubblica vede, nelle parole del Corriere Fiorentino, «un altro rinvio all’orizzonte» (addirittura «l’ipotesi dello stop» secondo La Repubblica Firenze) grazie a una proroga annuale, con un PD diviso tra schleiniani e riformisti e l’opposizione che incalza: il presidente della Commissione di Controllo, Paolo Bambagioni (Lista Schmidt) chiede espressamente che la sindachessa si esprima chiaramente «su un tema non più rimandabile». Auguri. Gli elementi naturali non sembrano deporre a favore dei nostri territori: come l’acqua, anche il fuoco degli incendi che stanno devastando la Piana iniziano a diventare un’emergenza seria. Appena spento il 14esimo in quattro mesi, come conteggiato da Repubblica Firenze, gli addetti ai lavori ipotizzano un deliberato attacco verso il parco: il M5S, per bocca dei suoi esponenti Galletti e Romanelli, chiede l’intervento della Regione con maggiori controlli e un piano apposito di vigilanza e prevenzione. Sicuramente, tuttavia, Giani ha altri grilli per la testa per quanto riguarda nomine e quote rosa, che discuterà addirittura in un incontro a Roma, mentre Antonella Bundu, informa qui come nel caso precedente La Nazione Firenze, ha depositato il suo ricorso all’Ufficio Elettorale per la sua ammissione in Consiglio. All’interno della Lega Salvini fa marcia indietro sulla “vannaccizzazione”, finora sostenuta, fermandola e invocando un «ritorno ai territori», facendo esplicitamente i nomi di Baroncini e Meini, i trascinatori della Lega di cinque anni fa stavolta messi in ombra dal Generale, col misero risultato che tutti hanno potuto constatare. Dalle stelle alle stalle anche Del Ghingaro, di cui si ipotizzava una candidatura indipendente ma che persino nella sua stessa Viareggio si trova, ora, senza mezza giunta: cacciato il vicesindaco e dimessisi due assessori, non è da escludere lo scenario di elezioni anticipate per le posizioni estremamente precarie del suo mandato. I due aggiornamenti sono stati forniti entrambi dal Corriere Fiorentino. Il caos, però, non manca neppure nel capoluogo sul fronte turismo: schieratasi la giunta Funaro a favore della tassa del 26% anche per chi propone affitti brevi (trafiletto della stessa testata), si pensa di salvare le edicole omologandole anch’esse al dogma turistico con la vendita di pacchetti in accordo coi tour operators (La Nazione Firenze), mentre il piazzale di via Cadorna finisce in vendita con la possibilità di essere trasformato, manco a dirlo, in uno studentato o in un albergo (La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze). Non stupisce, quindi, che sempre meno persone vogliano far figli in un contesto socioeconomico del genere: a -7.4% si attesta il vertiginoso crollo delle nascite in Toscana, al di sotto persino della media nazionale, secondo dati ISTAT riportati dal Corriere Fiorentino. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

