Terra d’arte… e di furti: la Toscana scivola in fondo alla classifica CENSIS della sicurezza. Male Firenze, Pisa ha il primato nazionale

GERMOGLI PH 01 APRILE 2025 EMPOLI FURTO CON SPACCATA ALLA MACCHINETTA AUTOMATICA ALLA EDICOLA TABACCHERIA FOTOCRONACHE GERMOGLI

Condividi sui social

Furti e paura: Pisa e Firenze le nuove capitali dell’insicurezza domestica

 

La Toscana si scopre sempre più fragile dentro le proprie mura di casa. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla Sicurezza domestica, la regione si piazza mestamente al quintultimo posto in Italia per sicurezza abitativa. Una classifica che non fa onore a chi, tra Firenze e Pisa, ancora sperava nella tranquillità del “buon vivere”.

Nel 2024, 155.590 famiglie italiane hanno denunciato un furto in casa: un incremento del 5,4% rispetto all’anno precedente. E se il dato nazionale fa riflettere, quello toscano fa tremare. Firenze si ritrova infatti quarta in Italia per numero assoluto di furti in casa: 1.803 denunce. Ma il primato amaro spetta a Pisa, che guida la classifica dei comuni capoluogo costruita in base all’incidenza dei furti sulla popolazione, con 75,7 furti ogni 10.000 abitanti. Un record che nessuno vorrebbe vantare, e che pure conferma un sospetto antico: la Toscana dell’accoglienza è diventata forse troppo generosa, anche con chi entra senza invito.

Le autorità parlano di trend in miglioramento — registrando un calo del 9,8% su base annua per la Toscana — ma chi vive l’esperienza di rientrare a casa e trovarla svaligiata non si consola con le percentuali. Numeri o non numeri, 14.514 furti denunciati, che portano la regione al quinto posto sullo scenario nazionale: 14.514 violazioni della privacy, della sicurezza e della fiducia. E nella Toscana dell’accoglienza resta il sapore amaro di una verità ignorata: la sicurezza è ormai un lusso, e le serrature non bastano più.

C’è chi punta il dito contro le risorse insufficienti, chi contro la burocrazia lenta e chi contro un sistema che reagisce sempre tardi. Intanto, i cittadini fanno da sé: allarmi, telecamere, cancelli, cani da guardia — un arsenale privato che racconta la sconfitta dello Stato nel garantire la prima delle libertà, quella di sentirsi al sicuro nella propria casa.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli