Il degrado senza fine dei giardini del Lungarno Santa Rosa

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Bivacchi, sporcizia e promesse mancate: così muore il verde pubblico nell’era Funaro

 

Passeggiare lungo il giardino del Lungarno di Santa Rosa è un’esperienza desolante, che però ci restituisce una fotografia precisa dello stato del verde pubblico nell’era Funaro. Come riporta oggi la Repubblica Firenze, l’area giochi è ormai in stato di abbandono, circondata da transenne. Tutto intorno, panni, vestiti e rifiuti che fanno da cornice ai bivacchi di sbandati presenti a ogni ora del giorno e della notte. Sul percorso che costeggia l’Arno si incontrano sacchi, coperte e resti di bivacchi improvvisati.

Mattina, sera e pomeriggio, tra le panchine di questo desolato spazio lineare che va dalla rotonda di Piazza della Vittoria al Torrino di Santa Rosa, c’è chi dorme, chi fuma, chi si droga. I residenti parlano chiaro: «Il giardino ha perso la sua funzione, va restituito alle famiglie». Le parole restano sempre le stesse, ma gli interventi risolutivi non arrivano mai. Poco distante, il Parco del Gasometro non se la passa meglio: automobili parcheggiate ovunque, rifugi di fortuna in legno e cartone accanto alla ludoteca, persone che vivono tra le panchine e i cespugli. Le famiglie evitano la zona, i bambini non ci vengono più. «Chiudere i parchi non è la soluzione — spiegano i residenti — ma tenerli aperti in queste condizioni è impossibile».

Intanto Palazzo Vecchio promette ancora una volta “interventi di messa in sicurezza” e “ripristino completo dell’area”, ma alle promesse non crede più nessuno. Abbiamo già avuto modo di vedere ai giardini di Via Galliano quanto valgono le promesse dell’amministrazione.

Se questa è l’attenzione che Firenze dedica al suo verde, è facile capire perché ogni spazio pubblico fiorentino stia diventando sempre più off-limits per i cittadini, e proprietà privata dei tanti sbandati che ormai popolano la città. La città “che non lascia indietro nessuno” sta lasciando indietro per primi i suoi cittadini.