La gestione della città, si potrebbe dire da una prospettiva biblica, è talmente demoniaca che il Signore ha deciso di rivogarci le Piaghe d’Egitto e per di più comodamente per posta. A Ponte a Greve blatte e grilli vivi in un pacco sono riusciti a uscire e qualcuno anche a scappare verso la libertà, determinando però la chiusura dell’ufficio postale e disagi per chi doveva spedire pacchi pesanti e non ha avuto aggiornamenti dall’app. Ilare il resoconto in merito della Nazione Firenze, più “asciutti” quelli di Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. Abbiamo anche alluvioni, oltretutto nell’anniversario della tragedia di 59 anni fa, ma “fortunatamente” più localizzati rispetto al 1966: concessa alfine la proroga alle vittime campigiane di quello di due anni fa (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino), si è allagata Sollicciano per le piogge degli ultimi giorni, coi detenuti scalzi a darsi pena per salvare vestiario e oggetti personali, come riportato dal Corriere Fiorentino. «Inaccettabile» la situazione per come definita dal Comitato Pantagruel, che esorta alla ristrutturazione promessa e mai effettuata ai microfoni de La Nazione Firenze. A proposito di carceri e criminalità, Firenze si conquista un poco invidiabile secondo posto nella classifica nazionale dei crimini denunciati, dietro soltanto a Milano: chissà dove saremmo se si aggiungessero quelli non denunciati. Il dato, riportato dal Sole 24 Ore, è stato rilanciato qui da noi da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno, con la penultima che vi aggiunge a corredo un +7.4% di denunce per furti e rapine nel 2024 rispetto al 2023. Immancabile lo scaricabarile da parte della giunta di Palazzo Vecchio, che asserisce (falsamente) di aver assunto più agenti per riversare tutta la colpa sul governo nazionale. Più ad ampio raggio la riflessione del procuratore generale Ettore Squillace Greco al Corriere Fiorentino: «Più agenti non bastano, serve integrare e rieducare». Nei fatti, però, non a parole. Sulla Nazione Firenze leggiamo infatti di una raffica di spaccate ai danni di dieci auto tra Novoli e Santo Spirito, addirittura in via dei Serragli che finora si era salvata dal proliferare del crimine, e coi residenti comprensibilmente e giustamente esasperati. Dopo quelle al Sassetti-Peruzzi, invece, si è decisa una “occupazione soft“ di un solo giorno e unicamente nel plesso al civico 50. Il Michelangelo invece è più battagliero e chiama all’unità tutti gli istituti fiorentini contro gli accorpamenti, riportano La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze. In giunta invece si continua a perseguire la moda green, con l’assessore Bettarini che parla di pannelli fotovoltaici nei depositi dell’ex ATAF (La Repubblica Firenze); la distruzione della città intanto prosegue: la sua collega Caterina Biti all’Urbanistica pensa forse di aver rimediato allo scandalo delle due torri in San Gallo dicendo che solo una arriverà a 23 metri (Il Tirreno), quindi neanche l’equilibrio visivo è assicurato. La Regione invece si prepara ad accogliere Alessandro Tomasi, che pare aver sciolto la sua riserva per fare il salto unendosi alle file dell’opposizione a Eugenio Giani. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

