Tanto è degradata la situazione nei nostri territori, che non riesce più a contenersi nelle mura: lo stato di cose nella Piana, relativamente agli incendi, verrà infatti sottoposto alla Camera dal Movimento 5 Stelle tramite i suoi deputati Ricciardi e Quartini: 15 sono infatti gli episodi di questo tipo avvenuti da giugno a oggi, secondo quanto riportano La Repubblica Firenze e Il Tirreno Firenze. In giunta, invece, i grillini pensano a un tecnico, nella fattispecie un docente universitario, nell’ottica della promessa proclamazione della nuova amministrazione regionale «tra domenica o lunedì» o, al limite, «lunedì mattina», fa sapere la prima. Il Corriere Fiorentino, invece, si concentra sulle vicende del PD, dove si registra uno «stallo» tra Giani e Fossi, col primo intenzionato a offrire «quattro posti agli schleiniani» per avere «più riformisti in Consiglio»: si tratterebbe di Leonardo Marras, Filippo Boni, Alessandro Franchi e Simona Querci. Sommovimenti simili si registrano anche in ambito economico, col passaggio di mano del gruppo Prosperius al gruppo Giomi, che, ricordano La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze, è proprietario anche di Villa Ulivella. Sono invece contrastati, almeno a parole, anche dalla sindachessa (cui va riconosciuto di capire dove tira il vento prima di esprimere una posizione) rispetto agli accorpamenti delle scuole: addirittura «non ci pensa proprio» e, sperando che equivalga a davvero un rifiuto anziché a un’ammissione di disinteresse, annuncia sostegno alla Regione «nel ricorso al Presidente della Repubblica» in materia. Oggi, informano sempre La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, è in corso, al momento della scrittura di queste righe, un presidio davanti al “Michelangelo”. Niente si continua a fare, invece, per Sollicciano, dove dopo gli allagamenti arriva pure il freddo, per un malfunzionamento del riscaldamento denunciato sia dai detenuti che dagli agenti, si apprende dalle prime delle due testate sopra citate. Forse per far fare loro un po’ di movimento onde riscaldarsi un po’, in venti sono stati mandati sulle tranvie. Questo, perlomeno, è quanto ci dicono La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Il Tirreno Firenze, ma basteranno? Due inchieste de La Nazione Firenze, una focalizzata su piazza Vittorio Veneto, l’altra sulla T1 e sul 30, fanno emergere un quadro ben poco rassicurante, tra spaccio e degrado ancora ben presenti, «maranza pronti a litigare» e «ladri in cerca di prede». Vien da chiedersi perché non si possa impiegare l’esercito a pieno regime per supportare il lavoro degli agenti. Fatto sta che neanche tra le generazioni giovanissime si riesce a smuovere qualcosa: sullo stesso giornale constatiamo il sostanziale fallimento della due giorni di “sciopero dei bambini”, dal momento che l’alunno irrequieto è già tornato a colpire, segnatamente una maestra alla schiena, pare per un gioco un po’ troppo esagitato: la madre, fanno sapere gli altri genitori, seguita a non rispondere e, oltretutto, è stato fatto notare che ha continuato a mandare il figlio a scuola. Cadono ancora nel vuoto, quindi, le unanime e accorate richieste d’aiuto per il bambino stesso. Nessuno che si occupi nemmeno di capirne i problemi, e questi ultimi intanto continuano ad allargarsi: un’indagine di Federconsumatori, ripresa anch’essa da La Nazione Firenze, ha concluso che sei famiglie su dieci non possono più permettersi neanche gli sport per i figli, e a patirne di più sono i corsi di calcio e danza (con danni che ovviamente si ripercuoteranno anche sugli indotti lavorativi dei vari centri e istituti). Da un calcolo generale risulta che, tra materiali e trasporti, alle famiglie partono circa 800€ all’anno solo per questi, e il Comune l’anno scorso ha erogato ben 1.423 rimborsi. Poco incoraggianti anche le percentuali più specifiche: un’inchiesta condotta tra settembre e ottobre ha rivelato che, su 57 nuclei familiari, il 65% ha rinunciato agli sport per i figli, e di questi il 62% per mancanza di soldi e il 38% per destinare quelli rimanenti ai beni essenziali. Frattanto, dalle alte sfere si preferisce sprecare soldi pubblici per opere incomplete: 3 milioni la cifra da restituire per il progetto mai realizzato della RSA Torregalli, a seguito della rinuncia ai lavori da parte del consorzio preposto. Palpabile l’amarezza del consigliere Chelli (FdI): «Si è mandata a monte una struttura che avrebbe potuto offrire servizi a famiglie in crisi». Crisi che si riversa anche su un settore, anzi, sul settore che regge l’economia fiorentina: il turismo. Ironicamente, per la stessa cifra: 3 milioni, però di turisti in meno rispetto a quelli previsti (13.000.000 anziché 16). Un -13.3% che rende Firenze l’unica città in rosso di tutta la Toscana, secondo dati forniti dalla nostra Camera di Commercio e ripresi da Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. In questo contesto, monta la rabbia dei residenti, che sui dehors vogliono regole più dure e marciapiedi liberi, con l’ammissione del capogruppo PD Lorenzo Milani, registrata da Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, secondo cui «la situazione in effetti ci è sfuggita di mano» (sic!). Dalla prima testata apprendiamo altresì di una stretta in programma «su eventi e mercatini nelle piazze» motivata dalla necessità di una «selezione qualitativa» e dell’«equilibrio con le esigenze di chi ci vive» addotte dall’assessore Vicini (PD). Non va meglio il traffico su ruote: riders e camionisti hanno protestato, i primi in 30 davanti alla Prefettura per paghe più alte e maggiori tutele lavorative, dei secondi si è fatta portavoce la Confartigianato relativamente ai divieti di sorpasso in Autosole. Difficile quindi, tutto considerato, immaginare un futuro roseo per questa città e questa regione: vogliono comunque provarci alcuni professori di Economia, i quali presenteranno un manifesto per una rinascita di tutti i settori ai neoeletti in giunta e in Regione. «Dall’industria al turismo», sintetizza il Corriere Fiorentino che ha riportato tutte queste notizie, come anche quella della richiesta di patteggiamento, a Prato, da parte dell’ormai famoso Riccardo Matteini Bresci, condannato nel frattempo a 5 mesi per il caso Bugetti. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

