Firenze fa scuola, sì, ma da tempo non più nel progresso e nella positività: La Repubblica Firenze ha effettuato una conta di tutti gli stadi in costruzione a giro per la Toscana: Carrara ha già cominciato, Arezzo, Siena, Grosseto, Livorno e Pisa stanno presentando piani di ristrutturazione. Probabilmente finirebbero tutti prima di Firenze, anche perché qua da noi la FILLEA CGIL, tramite la stessa testata, ha lanciato un inaspettato allarme sulle scricchiolature del settore dell’edilizia, non accresciuto né arricchito dai superbonus e dalle grandi opere ma a rischio difficoltà senza un piano. A non conoscere frenate è invece il “settore” del crimine, che dilaga sostanzialmente impunito: un 17enne è stato accoltellato fuori dal Tenax «per futili motivi», forse «un regolamento di conti», ed è ora ricoverato a Torregalli dopo una guerra tra bande (La Repubblica Firenze, La Nazione Firenze, Il Tirreno Firenze), a Grosseto sono stati feriti due ragazzi in un’aggressione dentro un bar e a Prato addirittura tre controllori sono stati attaccati da un 57enne cinese, in una colluttazione che ha lasciato lievemente ferita anche una signora passeggera sua quasi coetanea, come aggiunto da Repubblica Firenze in entrambi i casi. Ancora più dispiegata la maxi-rissa in San Lorenzo tra marocchini e bengalesi, che per dieci interminabili minuti ha visto volare sedie, spranghe, bottiglie, mazze autoprodotte e persino mattarelli, coi passanti e i clienti barricati nei ristoranti (durissime e disincantate la testimonianza dei proprietari del ristorante “I Camaldoli” e della trattoria “Vecchio Mercato”, consapevoli che, fuor di metafora, «prima o poi ci scappa il morto» e che «se fosse passata una mamma con un passeggino o un disabile in carrozzina sarebbe stato un disastro») e un’invivibilità denunciata addirittura dal presidente di Confcommercio Firenze, il tutto riportato su La Nazione Firenze. A ciò si aggiunge altresì il racconto fornito agli inquirenti dalla 35enne panamense violentata in San Pancrazio, col consigliere Draghi (FdI) deciso a invitare al prossimo Consiglio comunale il ristoratore che ha dato l’allarme, ritenuto epitomo dello «spirito dei fiorentini». Solidarietà e aperta denuncia delle politiche della giunta Funaro anche dalla Lista Schmidt, laddove si nota che «il lassismo ha spalancato le porte al degrado» e si chiede, retoricamente, cos’ha intenzione di fare l’amministrazione a parte parlare, da un anno e mezzo, di «night managers» che non ci sono: ne hanno fornito una sintesi le sezioni nostrane di Nazione e Tirreno. Stucchevole e nauseabonda la replica dei consiglieri del PD, che accusano l’opposizione di «strumentalizzare l’accaduto» quando il loro rispetto per la vittima, che dovrebbe concretizzarsi in azioni reali per impedire che simili atti disumani si ripetano, rimane puramente parolaio e infruttuoso dal punto di vista pratico. Ha presentato un’interrogazione, la Lista Schmidt, nella persona del consigliere Bambagioni, anche per sollecitare i servizi sociali alla Vamba per quanto riguarda il caso del bambino problematico, dopo la replica dello psichiatra Crepet che ha in sintesi tacciato i genitori scioperanti di «poca inclusività», accusa subito rispedita al mittente e neanche comparsa nell’articolo de La Nazione Firenze in merito. Meno rispetto di tutti l’ha sicuramente avuto l’operaio di Campiglia Marittima morto sul lavoro a 64 anni a Piombino in una ditta metalmeccanica, di cui nessuno ha dato notizia finché non se n’è occupata La Repubblica Firenze. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli


