È bastata la semplice pubblicazione di 25 prescrizioni relative alla nuova pista dell’Aeroporto di Peretola per far scatenare una baraonda in seno alla nuova giunta regionale: il decreto VIA-VAS, che senza il nulla osta della Commissione Europea sulla valutazione d’incidenza ambientale non basta per far partire i lavori (e anzi, per questo passo i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente), ha visto l’intransigente opposizione di Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle, con Falchi che annuncia un ricorso al TAR e i grillini che esortano a «ripensare tutto». La destra, invece, ha vantato che con lei «le opere si fanno», anche se è da vedere dove starebbe, esattamente, di che vantarsi. Giani, invece, secondo le sintesi di Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze, La Repubblica Firenze, Il Tirreno e Il Tirreno Firenze, «svicola». Analoga copertura mediatica è stata riservata alla lotta contro gli accorpamenti delle scuole, che in nome dell’opposizione al governo vede adesso la partecipazione anche della Città Metropolitana nel ricorso della Regione, fanno sapere gli stessi, con l’inclusione del Tirreno Pisa e l’esclusione, nel caso specifico, di 8.000 iscritti secondo le stime (errate) dello stesso Ministero dell’Istruzione. A difesa del suo governo insorge invece il centrodestra, senza però contestare i ricorsi nel merito. L’inconsistenza della propaganda comunale, però, emerge anche sul fronte della ristorazione, dove, fa notare il Corriere Fiorentino, il tanto decantato «pugno di ferro» dell’amministrazione nelle 50 strade obbligherà alla rimozione di sole tre pedane. Quanto basta, comunque, per far scattare lamentele e borbottii da parte dei ristoratori, che additano, riporta La Nazione Firenze, anche un mancato coinvolgimento da parte di Palazzo Vecchio e l’assessore Vicini, citato dal Corriere Fiorentino, a rassicurarli che, per carità!, «non prevediamo di toglierli», i dehors! Impossibile tuttavia non domandarsi che sorte sarà riservata al turismo, dal momento che, si legge sempre su quest’ultimo, in sette anni sono scomparsi i due stelle e gli hotel di lusso sono cresciuti di un terzo. Che sia il ritorno a un turismo più elitario e, dunque, più di qualità? Difficile dirlo, senza regole: i soldi non fanno l’educazione né la civiltà. Ne è un esempio la paccottiglia oscena in vendita nei negozietti di souvenirs e non solo, una prassi che va avanti da almeno vent’anni ma di cui La Nazione Firenze si accorge solo ora, ma anche l’illegalità che continua a circolare sui mezzi senza ovviamente pagare il biglietto: alla propaganda trionfalistica sull’adozione del cosiddetto Progetto Sentinel e ai «238 carabinieri in più» (provenienti però tutti chi dal Nord, chi dal Sud, chi dalla Sardegna), rilanciata da Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e La Repubblica Firenze, fa da stridente contraltare l’allarme lanciato sulla seconda dal questore che, guarda un po’, «chiede più agenti». Inequivocabili le sue parole: «La situazione è insostenibile sia in termini di sicurezza sia di gestione dell’ordine pubblico». Più garanzie le chiedono anche i riders: tutele salariali e ammortizzatori sociali soprattutto per le allerte meteo sono la base della proposta di legge Griseri-Prisco, presentata anche a Firenze, aggiornano le sezioni nostrane di Repubblica e Nazione. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

