Tra cassonetti straripanti e arredi usati come depositi di rifiuti, il quartiere chiede controlli
Un lettore ci ha inviato un’accorata segnalazione su una questione che, denuncia, “è ormai diventata cronica”: i marciapiedi in fondo a Via Baracca, nei pressi dell’incrocio con Via Franchetti, poco prima del sottopasso ferroviario, sarebbero diventati un corridoio di sporcizia e abbandono permanente.
Oltre al problema già noto dei cassonetti straripanti — una scenografia cui i fiorentini si sono tristemente abituati dai primi giorni della sperimentazione dei cassonetti con chip digitali — la segnalazione punta il dito su qualcosa di ancora più avvilente: alcune attività commerciali che, secondo il cittadino, tengono stabilmente davanti ai propri locali panche e sedie, oltre a carrelli della spesa colmi di vecchie scatole e rifiuti, trasformando di fatto il marciapiede in un deposito permanente di ingombri.
La domanda che sorge è: perché la polizia municipale, così attenta al decoro quando si tratta di questioni di pochi centimetri per i tavolini di un dehor in centro, non interviene in questi casi? Se la regola è rigidamente applicata tra le vie storiche, perché sembra esserci una disparità di trattamento nelle zone periferiche popolari? Un contrasto ancora più stridente se si considera che, proprio accanto, sorgono due palestre nuove di zecca e il noto showroom di Roche Bobois.
Cosa chiedono i cittadini, dunque: un intervento più deciso da parte delle autorità competenti (polizia municipale, Alia e Comune), una maggiore regolarità nei controlli e, se necessario, sanzioni per le attività che occupano abusivamente i marciapiedi con materiale ingombrante e spazzatura.




