«Siamo alunni, non numeri» è il grido, riecheggiato dal Corriere Fiorentino, seguito a ruota da La Nazione Firenze, Il Tirreno Firenze e Il Tirreno Pisa, dei bambini di Capraia e Limite e dei rappresentanti e docenti del “Michelangelo”, scesi in piazza ieri sotto la sede della Regione in lotta per difendere la propria autonomia contro gli accorpamenti. Un’unità che estende la lotta e come la vediamo anche nel caso di Peretola, dove Calenzano si unisce al ricorso contro il via libera alla nuova pista dell’aeroporto, dopo Sesto, Campi e le rimostranze delle frazioni pratesi di Cafaggio, Mezzana e Santa Maria a Colonica, nonché di Sinistra Civica Ecologica, che fanno presenti le innumerevoli criticità urbanistiche e ambientali già da tempo denunciate dai comitati e dagli esperti del settore. Coperto, l’aggiornamento, da Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze, La Nazione Prato e Il Tirreno Firenze, esso si accompagna alla lotta dei residenti di Pratomagno in difesa della “Montagna Incantata”, una strada di crinale da 12 chilometri che la Regione vuole asfaltare a beneficio del turismo selvaggio che vuole imporre anche a questa zona. Ne ha parlato in particolar modo il biologo e ambientalista Gianluca Serra al Corriere Fiorentino. Lavori che invece procedono a diritto tra via Pisana e via di Legnaia, all’incrocio completato appena un mese fa e già da rifare, per la beffa e la rabbia dei residenti che, è riportato su La Nazione Firenze, hanno raccolto già 1.400 firme contro l’eliminazione di un gran numero di parcheggi, che si promette «compensati con la messa a senso unico prima o poi [!] di via Maso di Banco», e le istituzioni di quartiere e cittadine che, ovviamente, non rispondono neanche al giornale stesso. Il Comune, per parte sua, si trova a dover gestire la grana dell’ex Convitto della Calza: l’inchiesta di cui parlavamo ieri ha portato, informano La Repubblica Firenze e il Corriere Fiorentino, alla convocazione di un vertice ad hoc per risolvere la questione, mentre la famosa Spa è stata già inaugurata. Una truffa che si accompagna a quella della “banda delle tre carte”, di cui parla il Corriere, e che spenna turisti «a colpi di cinquanta euro», sempre tra via Cerretani e piazza Santa Maria Novella, in barba alle delibere e alla propaganda della giunta Funaro sui “controlli” e le “denunce”. Ma rischiano di finire spennati anche i ristoratori, costretti ad adeguamenti fino a 100.000€ di costo per i dehors nelle 73 strade in cui, leggendo su La Nazione Firenze, si applicherà la nuova delibera. E se ANCE Toscana ha espresso l’idea di un project financing per ristrutturare Sollicciano, la mancanza concreta di soldi fa sì che nei prossimi dieci anni, secondo previsioni di Confcommercio riportate sul Corriere Fiorentino, in tutta la Toscana avrà chiuso i battenti un negozio su cinque, con un -20% solo a Firenze, e un aumento unicamente di ristoranti e Airbnb. La Cipriani Serramenti di Grassina, fondata nel 1920, si è già portata avanti e, a quanto riportato su La Repubblica Firenze, ha dichiarato bancarotta, ridotta a 15 impiegati dai 40 del 2019. Rischia tuttavia anche l’oratorio dell’Arciconfraternita di San Francesco, che alla vigilia del concerto per il suo bicentenario rischia di non fare esattamente il tutto esaurito in sala, a causa della microcriminalità su cui gli stessi confratelli, per tramite della stessa testata, ora lanciano anch’essi l’allarme, dato che il pericolo di trasformare via Palazzuolo in una zona da evitare c’è, ed è forte. Ben poca la carità cristiana a Firenze e tanta l’ipocrisia: i palestinesi accolti come eroi e martiri ora sono stati abbandonati al centro migranti di Madonnina del Grappa, senza risorse né percorsi d’integrazione. È quanto affermano dalla struttura stessa ai microfoni del Corriere Fiorentino, proprio oggi, peraltro, che ricorre l’anniversario della proclamazione dello Stato di Palestina. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

