Il “cantiere trasparente” non applicato: le accuse da Firenze Democratica, Fratelli d’Italia e Lista Schmidt
È scontro politico in Palazzo Vecchio sulla sicurezza nei cantieri pubblici, in particolare su quelli dello Stadio Artemio Franchi e dell’impianto di San Donnino. Durante la seduta della Commissione lavoro, convocata per discutere un ordine del giorno dedicato alla formazione e alla prevenzione degli infortuni, è emersa una circostanza definita “grave” da più consiglieri di opposizione: il protocollo del “cantiere trasparente” non sarebbe stato applicato né sottoscritto per alcune delle principali opere pubbliche cittadine.
Durissime le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re e del presidente del gruppo Leonardo Calistri, che denunciano la mancata attivazione del sistema di tracciabilità e controllo previsto dal protocollo: «Nel cantiere dello stadio, di cui è committente il Comune, non viene applicato il cantiere trasparente e non è stata ancora firmata la convenzione con la Cassa Edile, nonostante siano passati quasi due anni dall’avvio dei lavori», affermano.
Il protocollo – aggiornato nel 2024 – prevede strumenti come l’uso del badge elettronico per certificare presenze, regolarità contributiva, formazione e prevenzione rispetto al lavoro irregolare. Secondo quanto riferito dai tecnici in Commissione, l’unica grande opera pubblica sopra i 2 milioni di euro in cui il protocollo è attualmente applicato sarebbe la tramvia.
Preoccupazioni anche per l’altro maxi-cantiere cittadino citato in commissione: quello del nuovo impianto RAEE di Alia a San Donnino, dove – anche in questo caso – il cantiere trasparente non sarebbe attivo nonostante Alia sia partecipata a maggioranza dal Comune. «Dispiace constatare che quanto previsto dal protocollo e richiesto da un nostro ordine del giorno del marzo 2024 non sia stato attuato», commenta Del Re.
A denunciare l’assenza del protocollo per il Franchi è anche il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, che parla apertamente di una mancanza grave da parte dell’amministrazione: «Quello dello Stadio Franchi non è un cantiere trasparente. Dopo la tragedia di Via Mariti era stato firmato dal sindaco Nardella un importante protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ebbene, se per il cantiere della linea 3.2.1 della Tramvia è stato firmato nel Marzo 2024, era rimasto da sottoscrivere per il cantiere dello Stadio Artemio Franchi. Cosa che invece non è avvenuta. Perché non è stato firmato il protocollo? C’è stata una dimenticanza? L’amministrazione deve dare spiegazioni urgenti».
Al dibattito si aggiunge la voce del consigliere di Lista Schmidt Massimo Sabatini, che dichiara: “Leggo delle gravi accuse sulla sicurezza del cantiere formulate da Draghi e Del Re dopo la commissione di oggi, e mi viene da notare che la mancata trasparenza riguarda anche la politica, oltreché la sicurezza, visto che stiamo ancora aspettando di poter effettuare con le commissioni competenti un sopralluogo sul cantiere, mentre il cronoprogramma continua ad essere un fantasma”.
Dalle opposizioni arriva dunque un attacco convergente, che investe direttamente il Comune come stazione appaltante. Secondo Firenze Democratica, “la tutela del lavoro e della sicurezza sociale deve essere una priorità e un esempio per ogni ente pubblico”. I consiglieri chiedono chiarimenti immediati sul perché la convenzione per lo stadio non sia stata firmata e se il riferimento al cantiere trasparente fosse stato inserito nel capitolato d’appalto.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli
