Il report della Fondazione Caponnetto rivela numeri preoccupanti: 147 episodi solo nel cuore della città, con Rifredi e Campo di Marte che seguono a distanza
Oltre duecento reati di strada in soli tre mesi: Firenze continua a fare i conti con una criminalità che non rallenta. L’ultima rilevazione della Fondazione Caponnetto, relativa al periodo settembre–novembre 2025, mostra una città dove la pressione dei reati resta alta ed il centro storico, ancora una volta, si conferma l’epicentro delle criticità.
Il Quartiere 1 infatti resta nettamente l’area più colpita: nei tre mesi analizzati sono stati registrati 147 episodi, pari a circa il 40-50% dell’intero totale cittadino secondo la Fondazione. A distanza seguono il Quartiere 5 di Rifredi con 34 casi, il Quartiere 2 Campo di Marte con 21, il Quartiere 3 Gavinana-Galluzzo con 13 e, infine, il Quartiere 4 Isolotto-Legnaia con 11 segnalazioni.
Il presidente della fondazione Salvatore Calleri evidenzia un elemento particolare: a novembre il numero degli episodi è sceso, ma la loro intensità è aumentata. Non si parla solo di furti o scippi: in città si sono verificati casi di aggressioni, violenze sessuali, accoltellamenti e persino un duplice omicidio, avvenuto il 30 novembre in via Gianpaolo Orsini. Alla lista si aggiunge l’aggressione alla dipendente dell’Esselunga di via di Novoli, un episodio che ha ulteriormente acceso l’allarme sicurezza.
Nella presentazione dei dati, la Fondazione ha dedicato un approfondimento anche alle aree verdi, spesso segnalate dai cittadini. Nonostante alcuni interventi del Comune come nell’area delle Cascine, in molti parchi persistono gruppi che si organizzano per spacciare o dar vita a risse. Una dinamica che, secondo Calleri, continua a rendere i giardini pubblici fiorentini luoghi critici.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli

