Il consigliere di Sinistra Progetto Comune critica duramente l’immobilismo del Comune sulla partecipata, con un Cda scaduto dal 2023
Nel corso della Commissione Controllo è riesplosa la polemica sulla governance di Firenze Parcheggi, con il consigliere Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) che ha denunciato ancora una volta la paralisi amministrativa della partecipata comunale. «È incredibile. Possiamo fare copia-incolla del comunicato scritto un anno fa», afferma, ricordando che il Consiglio di Amministrazione della società è scaduto dall’aprile 2023.
Secondo Palagi, nonostante a giugno dello stesso anno l’allora sindaco Nardella avesse «tuonato», definendo urgente e necessario un cambio di governance, da allora non sarebbero seguiti atti concreti. In Commissione, riferisce il consigliere, la presidente e l’amministratore delegato hanno spiegato che «a loro non risulta niente di più di “dialoghi in corso tra i soci”».
Una giustificazione che Palagi respinge, sottolineando che Firenze Parcheggi è una società a controllo pubblico in cui il Comune detiene la maggioranza e non dovrebbe quindi negoziare la governance con il socio privato. «Esplicitiamo: da due anni e mezzo c’è un Consiglio di amministrazione in deroga, che non può fare investimenti (anche se non auspichiamo certo la costruzione di nuovi attrattori di traffico)», aggiunge, chiedendo quale strategia politica stia portando avanti Palazzo Vecchio e se davvero l’inerzia non stia favorendo una progressiva privatizzazione. «Quali sono gli interessi che coincidono con il socio privato? Stiamo tutelando la risicata maggioranza di quote che abbiamo o stiamo procedendo per inerzia verso la privatizzazione? Sono tutte questioni urgenti, che non rimuoveranno l’enorme e grave responsabilità politica dell’immobilismo inspiegabile di Palazzo Vecchio», conclude il consigliere.
Foto: Copyright Firenze Parcheggi


