Taric, la rivolta dei cittadini: nasce il Comitato NoTaric dopo il flop dei rifiuti a Firenze

nasce il coordinamento dei comitati No Taric. Foto fotocronache Germogli

Condividi sui social

Nasce il “comitato no taric” dopo a rivoluzione dei rifiuti fallita a Firenze la provincia la respinge

 

Nei giorni scorsi su queste pagine abbiamo ricordato il fallimento della cosiddetta “rivoluzione dei rifiuti”, annunciata con grande enfasi da Dario Nardella nel 2018, con l’obiettivo di portare la raccolta differenziata al 70% entro il 2019.

Le promesse di una Firenze più pulita e l’ambizioso  e costosissimo  progetto della “città circolare”, che aveva posticipato il traguardo del 70% al 2024, sono anch’essi miseramente naufragati.
Oggi Firenze sfiora appena il 60% di raccolta differenziata, nonostante ingenti investimenti in cassonetti “intelligenti” spesso vandalizzati e in un porta a porta nelle aree collinari mai realmente decollato, utile soprattutto a fornire cibo facile a cinghiali e altri animali selvatici.

Il risultato della “rivoluzione dei rifiuti” nel Comune di Firenze è sotto gli occhi di tutti e corre veloce sui social network: immagini di discariche a cielo aperto in ogni quartiere, rifiuti ingombranti abbandonati sia da chi non possiede la chiavetta per aprire i cassonetti – perché abusivo o irregolare – sia, più banalmente, perché i contenitori sono troppo piccoli.

Una situazione che non solo ha inficiato il progetto, ma ha ulteriormente aggravato i costi di pulizia e rimozione straordinaria, finiti sulle spalle dei cittadini attraverso una tassa aumentata, non a caso, del 35–40%.

Un piano fallimentare che ora si tenta di esportare nella Città Metropolitana a partire dal 2026, con l’introduzione della Taric (tariffa corrispettiva puntuale), decisa dai Comuni ma fortemente osteggiata dai cittadini.

È in questo contesto che, nei giorni scorsi, è nata ufficialmente lUnione Cittadini NoTaric, con la sottoscrizione di un documento condiviso e la creazione di un coordinamento sovracomunale.
Il nuovo organismo è stato presentato l’11 dicembre a Scandicci e riunisce i comitati attivi nei Comuni di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Figline Valdarno, Carmignano e in diversi Comuni del Mugello.

L’obiettivo è contrastare l’introduzione di un sistema considerato iniquo e non realmente corrispettivo, oltre a evidenziare le gravi criticità nella gestione del servizio.

Il coordinamento nasce dopo ripetuti tentativi di confronto e partecipazione con le amministrazioni locali che, secondo i promotori, non avrebbero prodotto alcun risultato concreto.

I comitati aderenti condividono una posizione comune contro la tariffa così come è attualmente strutturata. Secondo l’Unione Cittadini NoTaric, il sistema già in vigore in alcuni Comuni presenta pesanti criticità operative e gestionali, soprattutto nei territori serviti da Alia Toscana Centro.

Il nuovo organismo non intende limitarsi alla protesta simbolica: si è dotato fin da subito di una struttura interna per definire obiettivi operativi, una roadmap e scadenze precise. Tra le priorità dichiarate c’è l’allargamento del coordinamento ad altri comitati attivi sul territorio, inclusi quelli dei Comuni che finora non hanno partecipato al confronto avviato negli ultimi mesi.

«L’intento – spiegano i coordinatori – è condividere analisi, progetti e iniziative, creando una rete sovracomunale capace di incidere in modo più efficace».

I cittadini chiamano, le amministrazioni non rispondono. E quando rispondono, spesso falliscono. L’esempio di Firenze, oggi, è sotto gli occhi di tutti.