L’iconico cane a sei zampe fatto di mitra e fanti, che calpesta la bandiera palestinese. Sullo sfondo l’orrore di Gaza e qualche pozzo di petrolio.
Firenze è da sempre vicina alla causa del popolo palestinese. Innumerevoli le manifestazioni di solidarietà alla Palestina. Dove sono sotto attacco – e rischiano di sparire – anche le minoranze cristiane, come denunciato dal defunto Papa Francesco e da Mons. Pizzaballa. In più, non tutti dimenticano che Firenze è stata città della pace e del dialogo interreligioso. È un attacco durissimo e diretto a Eni, vero e proprio ministero italiano dell’energia all’estero, quello che si legge in un cartellone – molto visibile – affisso in piazza Taddeo Gaddi, come si vede in una foto pervenuta a La Firenze che vorrei. “Al fianco del genocidio”, si legge. Difficile non cogliere, infine, un’ostilità verso Eni che cova dopo l’esplosione del deposito a Calenzano.