Chi sbaglia, ma non conosce la legge, per vari motivi tra i quali le barriere linguistiche o culturali, è colpevole? Vale il vecchio detto latino ignorantia legis non excusat? Oppure ci sono delle leggi, al netto delle leggi scritte, universali? E come dovrebbe porsi un amministratore? Dopo la presa di posizione contro le parole di Luca Milani (PD), reo di aver giustificato chi straniero commette reati in un paese dalle norme “barocche” come questo, da parte di Alessandro Draghi per Fratelli d’Italia, sono intervenuti anche Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Massimo Sabatini (Lista Schmidt). Con opinioni, ça va sans dire, diametralmente opposte.
“Questa mattina – si legge nella nota di Palagi – il Consigliere Draghi di Fratelli d’Italia ha affermato cose gravi, degne di teorie eversive che evidentemente fanno comodo alle destre occidentali per ragioni di consenso. Ha parlato di sostituzione etnica e di forza lavoro usata per “pagare le pensioni”, suggerendo che il sistema italiano sarebbe interessato da una sorta di “turismo sanitario” da chi è in condizioni di marginalità, o non ha la cittadinanza, o non ha una presenza regolare. Un servizio universale e gratuito è in grado di garantire una qualità della vita diffusa, in cui la prevenzione determina anche risparmi di bilancio. Immaginarsi che i servizi essenziali siano qualcosa da far pagare privatamente è un ritorno pieno al 1800. Utilizzare poi categorie generalizzate è un modo per strizzare l’occhio al razzismo e a visioni discriminatorie. Ci stupiamo che in una sede istituzionale ci si permetta di dire cose così infondate e confidiamo non si ripeta più niente di simile”.
“Le parole di Luca Milani, che ho letto e riascoltato, suonano come quelle di un professore che invita gli alunni a non studiare – dice Sabatini -. Chi amministra deve, sempre e comunque, stare dalla parte della legge, chi amministra deve essere inflessibile – anche con le parole – rispetto al crimine e, soprattutto, deve ispirare il rispetto della legge, non certo fornire alibi o giustificazioni, che, tra l’altro, non hanno alcun fondamento, al crimine e a chi commette reati. Se le parole di Milani, capogruppo PD, corrispondono a un indirizzo condiviso nella Giunta Funaro, ecco spiegato perché la nostra città è sempre più insicura e invivibile”.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli