Si fa sentire su fasce sempre più ampie di cittadinanza l’inasprirsi della situazione economica, che rende Firenze sempre più invivibile per chi finora l’ha vissuta fuori dai centri dorati e dalle proprie torri d’avorio. Qui, come anche a Pisa, sono scesi in piazza i precari degli atenei, arrivati a costituire addirittura il 54% del personale docente e ricercatore, assegnisti e borsisti inclusi, contro la riforma Bernini, i tagli e lo sfruttamento. La loro protesta è stata coperta da Repubblica Firenze e Tirreno Firenze. Si rivoltano anche i commercianti in San Marco, non tanto contro i cantieri della tranvia, quanto per avere i rimborsi TARI e COSAP 2022-2024 loro spettanti: in una quindicina si sono rivolti ai giudici per una class action contro il Comune, come riporta La Nazione Firenze, che informa anche degli annunci sugli sgravi dal 40% al 100% sulla TARI per i disagi arrecati dai cantieri della tranvia (assessore Giorgio, chi esattamente ha bisogno della tranvia e per che cosa?), ma i loro colleghi di Gavinana hanno visto i loro incassi crollare del 20% proprio per colpa dei lavori della 3.2.1, che peraltro toglierà non pochi posti auto ai negozi. Continua anche il duello a distanza tra il Comitato Salviamo Firenze e la giunta di Palazzo Vecchio sulle keybox, con l’assessore al Turismo, Jacopo Vicini, che quasi piagnucola chiedendo di «abbassare i toni»; il capogruppo di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi, propone invece di ascoltare il comitato in commissione. Lo scambio è stato ricostruito da Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. Su queste ultime, e sul Tirreno Firenze, possiamo leggere anche di come insorge l’opinione pubblica fiorentina contro la sfilata di Gucci, che comporterà la chiusura di un’ampia fetta di Oltrarno per un evento escludente più che esclusivo, e che vede Firenze prestata a ore all’ennesimo privato. Sul Corriere Fiorentino è stato intervistato anche Federico Maria Sardelli, direttore d’orchestra del Maggio Musicale ma più noto per le sue esilaranti vignette sul Vernacoliere. Disagi anche per i pendolari: La Repubblica Firenze mette a conoscenza di un altro giorno di «caos, ritardi e treni cancellati» tra Firenze, Prato ed Empoli per la «presenza di persone non autorizzate sui binari». Cerca goffamente di coprire questa situazione la propaganda sulla registrazione delle targhe per le ZCS: per l’assessore Giorgio 22.000 targhe è un «boom». Chissà, però, a vederla con lenti realistiche, se in senso positivo o negativo. (JCM)
