La normalità di un’anomalia, tra chiacchiere da bar e spray al peperoncino

GERMOGLI PH: 15 DICEMBRE 2018 CAMPI BISENZIO ARMERIA FLORENSPORT VENDITA ARMI PER DIVESA PERSONALE AGGRASSIONE VIOLENZA 
NELLA FOTO  BOMBOLETTA SPRAY AL PEPERONCINO 
AUTODIFESA

Di Francesca Marrazza

Ieri sono stata protagonista di una conversazione che, solo pochi anni fa, avrei definito surreale.

Seduta in un caffè all’aperto per fare due chiacchiere con un amico, ci passa accanto un amico comune che si ferma un attimo a salutarci. A parte i convenevoli e le normali battute in pochi secondi, non so come, siamo arrivati a parlare di spray al peperoncino, sembra che ora ci sia una specie di pistola che lo spari anche da lontano, e diversi sistemi di difesa personale che ormai la gente si porta dietro per paura di aggressioni. In pochi attimi anche altri avventori del bar si sono uniti alla chiacchierata offrendo ognuno il suo suggerimento su come difendersi, alla bisogna, in caso di aggressione in strada.

Dopo pochi minuti mi è venuto naturale estraniarmi ed “ascoltare” la conversazione come “uditore esterno”, ed è in quel momento che ho capito davvero l’assurdità di tutta questa situazione.

Se amici che si incontrano per caso ritengono di portare il discorso sul tema sicurezza, ed ancor peggio su quella fai da te con dispositivi individuali, e questo tema accende curiosità e partecipazione di altri avventori, quanto deve essere grave il problema? Quanto deve essere duro pensare di dover uscire “armati” anche solo per buttare la spazzatura?

Questo senso di insicurezza limita molto la libertà personale con le conseguenze socio-economiche che possiamo già vedere in certi quartieri. Abbiamo un assessore alla sicurezza che ci dice, sempre e solo, che hanno assunto 200 vigili (dimentica di dire che 100 di questi sostituiscono i pensionamenti degli ultimi anni, ma vabbè) e cosa altro può fare… Un consiglio? Dismetta l’assessorato alla sicurezza che, evidentemente non è competenza comunale, ne crei uno ai vigli urbani e smetta di meleggiarci, perchè siamo stanchini…

 

Foto: Copyright Fotocronache Germogli