Su via Palazzuolo si mette mano solo per un lifting, ma è completamente trascurata la questione sicurezza. Il PD cerca di contrattaccare sulla questione nomine, ma le sue “grandi opere” non vengono comprese nemmeno dai suoi alleati. La Firenze sui giornali di giovedì 22 maggio

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Ha avuto ampia risonanza sui giornali di oggi (Corriere Fiorentino, La Repubblica Firenze, Il Tirreno Firenze e La Nazione Firenze) il “piano Recreos” dell’amministrazione comunale presentato congiuntamente alla Fondazione CR Firenze, che prevede una trasformazione “verde” della zona di via Palazzuolo, tra alberi, dehors, arredi urbani e sedute, che dovrebbe partire a settembre e concludersi l’anno prossimo per una cifra, interamente messa a disposizione dalla Fondazione, che dovrebbe aggirarsi sui 5 milioni di euro. Molti sono però i dubbi dei residenti, pur contenti che finalmente si intraveda qualcosa di concreto, sia sulla questione sicurezza che delle attività (tante le saracinesche abbassate, e gli incentivi per i soli artigiani potrebbero non bastare), oltre che sulla questione prettamente “logistica” che ancora attende soluzione da quando sono stati ininterrottamente chiusi i cassonetti dell’isola ecologica dall’anno scorso per l’impossibilità dei camion della nettezza di passare per le strade della via. E se c’è chi sogna di aprire un’attività proprio in quella via, come le sorelle Tommasone intervistate da La Nazione Firenze, altri interrogativi emergono, stavolta dai più stretti alleati del PD, e cioè AVS-Ecolò, sul People Mover: tanto caro al governatore Giani, esso è ritenuto però «un errore» e l’alleata ha esplicitato la propria preferenza per il potenziamento dei treni regionali, stando a quanto riporta il Corriere Fiorentino. Il PD, per bocca della consigliera Letizia Perini, finge di cadere dal pero e di opporsi alla vendita del Tennis Carraia al magnate indiano di cui parlavamo ieri (Corriere Fiorentino), mentre il caso di Villa Vittoria arriva perfino in Consiglio comunale tramite il consigliere Draghi di Fratelli d’Italia (Il Tirreno Firenze). Pare invece esserci più concordia tra i sindaci della Città Metropolitana per quanto riguarda le misure relative allo Scudo Verde, che confermano i primi provvedimenti e si prestano a imitazioni in altri Comuni, nelle dichiarazioni riportate da Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze. In subbuglio anche il mondo della scuola per le «Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025», che soppiantano quelle del 2012 e hanno subito trovato ferma opposizione da parte delle associazioni dei docenti per il loro contenuto giudicato classista, elitario, retrogrado e smaccatamente filo-occidentale, accusandoli di trascurare i contributi di altre culture al pensiero umano, in una serie di dichiarazioni riportate dal Corriere Fiorentino. Nella “culla della civiltà occidentale”, infatti, si scommette oltre un miliardo di euro nel gioco d’azzardo, con un’impennata in tutta la Toscana tra il 2022 e il 2024 data dalla disperazione di condizioni economiche sempre più difficili, che alimentano piaghe sociali come la ludopatia (Il Tirreno), cui sicuramente contribuisce tra le altre cose anche la narrativa green che ha dato la stura a spese immani per le auto elettriche, estremamente vulnerabili in un contesto in cui gran parte delle colonnine è fuori uso (La Nazione Firenze). Partirà poi, dal 31, lo stop a nuovi Airbnb in centro, con tutti i nuovi provvedimenti e le strette del caso, citate in un apposito articolo dal Corriere Fiorentino. In seno al Consiglio comunale, a quanto si apprende da quest’ultima testata e da La Nazione Firenze, il PD cerca infine di difendersi e ribaltare l’accusa del centrodestra sulle nomine, accusando falsamente due persone (Francesco Macrì e Gennaro Galdo, rispettivamente presidente esecutivo di Estra SPA e vicepresidente della Fondazione del Maggio Musicale) di aver finanziato la campagna elettorale di Eike Schmidt, quando i soldi sono giunti soltanto al proprio partito di appartenenza, cioè Fratelli d’Italia. Ridicola è poi l’accusa di doppiopesismo, dal momento che non vi sono state coinvolte né nomine né agevolazioni nell’ottenimento di cariche di alcun tipo. (JCM)