Firenze, AGTA: basta decisioni unilaterali, si apra un dialogo con guide e operatori
Riportiamo il comunicato stampa diffuso da AGTA (Associazione Guide Turistiche Abilitate) in merito alla questione del trasferimento dei bus turistici alle Cascine:
L’AGTA, Associazione Guide Turistiche Abilitate, esprime forte contrarietà per la delibera approvata dalla Giunta Comunale di Firenze a proposito del trasferimento della fermata dei bus turistici da Lungarno Pecori Giraldi alle “Cascine”, a Piazza Vittorio Veneto. “Contrarietà non solo sul merito della questione, ma sul modo in cui è stata gestita dal Comune, senza un confronto con i soggetti coinvolti, vale a dire tour operator, agenzie e guide, tutti penalizzati da questo cambiamento; e per di più nel totale disprezzo per i turisti che ogni anno portano ricchezza a Firenze” spiega Isabella Ruggiero, Presidente di AGTA.
“Lo spostamento dei bus turistici era previsto inizialmente per l’autunno, il che avrebbe dato la possibilità di svolgere tutta l’alta stagione con le modalità attuali. E’ stato anticipato due volte, fino ad arrivare al 1 luglio, con un preavviso di un mese, che è nulla nel mondo del turismo. Troppo facile esaltare i vantaggi del nuovo itinerario dalle stanze di Palazzo Vecchio. Invitiamo la Sindaca e gli Assessori Giorgio e Vicini a seguire una guida e sperimentare il percorso tra Cascine e Duomo – piazza della Signoria a luglio, un percorso nel nulla sotto il sole, senza servizi igienici (che il Comune promette di costruire), senza bar e luoghi di ristoro (anche quelli tutti da realizzare). Migliaia di persone costrette a camminare per 30/45 minuti in una zona in parte solo residenziale e in parte di noto degrado.
Un’accoglienza a dir poco inospitale, ma che creerà anche forti disagi e problemi fisici, dal momento che una parte notevole di coloro che usufruiscono del trasporto su bus è costituita dai crocieristi, molti dei quali in età avanzata e in forma fisica non ottimale. I crocieristi costituiscono numeri enormi, ma portano un’altrettanto enorme ricchezza alla città e non solo agli operatori turistici. Sono persone che non hanno nulla a che fare con il turismo low cost; non soggiornano negli hotel, ma per il resto si concedono e pagano il meglio: ristoranti, musei, negozi, laboratori di artigianato, ecc. In poche ore lasciano in città cifre che equivalgono ad alcune decine di milioni di euro l’anno.
A tutto questo però la visione snobistica della Giunta attuale preferisce rinunciare con disprezzo, attuando strategie (se così si possono chiamare) atte a disincentivare i target non desiderati. Infatti la Giunta identifica il turismo giornaliero con l’overtourism e con il “male”. Una visione limitata, che cerca di bloccare parte dei turisti come se fossero un pericolo, invece di gestire i flussi e anzi potenziarli a proprio vantaggio. Chi sceglie di venire a Firenze, così come in qualsiasi altra parte d’Italia, merita rispetto e servizi di qualità. Dovere dell’amministrazione è trovare soluzioni che permettano di conoscere e visitare la città nel rispetto per il tessuto urbano e per i residenti, ma anche secondo standard di qualità, per non trasformare in una sofferenza quella che dovrebbe essere una delle più belle esperienze per chi viaggia.
Sottolineiamo inoltre il momento inadeguato scelto dal Comune per togliere la fermata a Lungarno, nel mezzo della stagione turistica, con un preavviso di appena un mese. Oltre ai problemi pratici, questi modi di fare danneggiano moltissimo l’immagine della città agli occhi degli operatori stranieri, dal momento che il turismo nel mondo è notoriamente basato sulla programmazione.
Infine, al di là della inaccettabile soluzione di Cascine al posto di Lungarno, contestiamo il metodo e il mancato dialogo con il settore: le associazioni delle guide sono state ricevute una sola volta, quando ormai era stato deciso tutto e dopo che avevano appreso la notizia dalla stampa. Soprattutto, non c’è stata nessuna apertura per soluzioni alternative, che invece esistono. Invitiamo la Giunta ad aprire un Tavolo e un vero dialogo con le parti interessate e come AGTA siamo disponibili a collaborare con spirito costruttivo.”