La Cina a Firenze: oltre al Consolato di via della Robbia una splendida residenza consolare. Yin Qi: “Scambio fa crescere civiltà”

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Ricorrono i 55 anni dall’apertura di relazioni diplomatiche tra Italia e Cina e la Repubblica Popolare ripone grande attenzione al rapporto con il Bel Paese. E con Firenze in particolare.

 

Il mosaico della villa liberty fiorentina si sposerà a meraviglia con la leggiadria dell’arte cinese. Dopo un restauro scrupoloso lo storico edificio sarà la residenza consolare della console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze. Già si intravede qualche vaso cinese, per l’occasione non mancano i tradizionali ventagli e gli strumenti musicali cinesi, il virtuosismo musicale non delude, il servizio da è semplicemente delizioso. Non è distante dalla sede ufficiale del Consolato in via della Robbia, punto di riferimento per la nutrita comunità cinese toscana.

Il battesimo della residenza avviene grazie alle fotografie di Riccardo Busi, presidente della FIAP (Fédération Internationale de l’Art Photographique), che ha colto con i suoi scatti il cosmo cinese. Dal tradizionale Tai Chi ai robot che fanno il cappuccino perfetto – ha raccontato –, dalle grotte affrescate del deserto del Gobi da cui partiva la via della seta all’innovativo quartiere 798 di Pechino. Progresso e tradizione, biosfera e umanità: insieme, al tempo stesso e in armonia. Tutte una Cina sola.

“Le civiltà crescono grazie allo scambio”, ha sottolineato la console generale Yin Qi, ricordando gli oltre 50 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi. Data la crescita nella cooperazione culturale e accademica tra Cina e Italia – e Università di Firenze in particolare –, sono intervenute anche Silvia Scaramuzzi, presidente dell’Instituto Confucio, che ha rimarcato come il dialogo sia la “base per un futuro migliore”, e Giorgia Giovannetti, prorettore alle relazioni internazionali. Presente anche una rappresentanza di La Firenze che vorrei. Presenti anche rappresentati de Il Tazebao, Centro Studi Eurasia e Mediterraneo, Socialismo Italico.

La redazione de La Firenze che vorrei con la Console cinese

Insomma, la Cina si presenta sul palcoscenico globale forte di una civiltà millenaria e solida, aperta alla modernità e pronta a cooperare con tutti.

Foto a cura di Stefano Chianucci per La Firenze che vorrei