Un’altra piazza ostaggio di un violento senza fissa dimora: piccioni torturati a sassate al Mercato Centrale

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Sassate ai piccioni, fino a lasciarli agonizzanti, ogni giorno: uno straniero senza fissa dimora
fa del Mercato Centrale un macabro zoo della crudeltà

 

Siamo al Mercato Centrale di San Lorenzo, dove ogni giorno un individuo che dorme sulle panchine della zona, prende a sassate i piccioni. E non si limita a scacciarli. Li colpisce per poi vederli soffrire, per spezzargli le ali, lasciarli agonizzare a terra e infine, senza alcun rispetto per la vita, se li infila sotto la coperta. Dove finiscono quei poveri animali? Non si sa. Quel che è certo è che muoiono lentamente, tra l’indifferenza generale. I commercianti sono esasperati, i cittadini indignati. Le segnalazioni alle autorità si susseguono da settimane: Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, ma anche le Guardie Zoofile, tutte informate, eppure tutto si ripete. L’uomo viene allontanato e il giorno dopo è di nuovo lì, pronto a riprendere il suo macabro divertimento. È diventato lo spettacolo fisso del centro città, una piccola tragedia che si consuma ogni giorno sotto gli occhi di turisti, residenti e commercianti.
 

A denunciarlo è Simone Scavullo, Coordinatore Regionale della Toscana di Rivoluzione Ecologista Animalista (REA), che da settimane raccoglie grida di allarme da parte di cittadini e lavoratori della zona. Tutti esasperati. Tutti già intervenuti. Tutti ignorati. “Parliamo di atti deliberati, sistematici, di una crudeltà sconcertante – spiega Scavullo – e avvengono ogni giorno, in pieno centro, nella totale assenza di interventi concreti. È inaccettabile.”

Le segnalazioni piovono da mesi a Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e perfino alle Guardie Zoofile. L’uomo viene allontanato. Poi ritorna. Una giostra dell’impotenza, uno sfregio alle leggi sul benessere animale, ma soprattutto al senso di umanità che dovrebbe distinguere una società civile da una periferia del più violento e distopico terzo mondo. Chi governa questa città, chi dovrebbe garantire sicurezza e legalità, dov’è?

È ormai evidente che non si tratta solo di degrado urbano. C’è una violenza che si ripete, che assume toni patologici, che grida vendetta, inascoltata, sotto le finestre del Comune. Scavullo invoca l’immediata applicazione del nuovo decreto legge sul maltrattamento degli animali – sostenuto anche dall’On. Brambilla – che prevede pene certe e severe per chi maltratta gli animali. Perché la follia non è un lasciapassare per l’impunità. Se l’uomo ha problemi psichici, vanno presi in carico dai servizi sociali. Ma finché resta libero di agire, non è solo una minaccia per gli animali: è un rischio per tutti.