Gruppo di cittadini si mobilita con una petizione su change.org, il comitato promotore si dice pronto
ad una class action: “traffico al collasso”
Firenze è al collasso. Ogni giorno i suoi cittadini si ritrovano ostaggio di un traffico sempre più paralizzante: autobus bloccati, cantieri eterni ed eternamente inattivi, restringimenti di carreggiata, transenne su transenne, e poi ancora deviazioni cervellotiche, semafori temporanei, cartelli contraddittori e un senso diffuso di mancanza di guida, di gestione, di pianificazione. Solo la settimana scorsa raccontavamo su queste pagine di un traffico paralizzato da nord a sud, da est ad ovest, a causa degli innumervoli lavori stradali avviati contemporaneamente in più punti della città, dal Ponte all’Indiano, al Varlungo, ai Lungarni, a Gavinana, alla Bolognese.
Nel mirino c’è ancora una volta l’ assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, recentemente omaggiato con un sorprendente (quanto inspiegabile) 7,5 da La Nazione nel suo surreale “pagellone” di primo anno di mandato. Un voto che suona come una beffa per una città ormai allo stremo, che troppi cittadini accusano essere stata trasformata da Giorgio in un labirinto sempre più caotico e ingestibile. Ma ora la pazienza dei fiorentini è in esaurimento, come dimostra la petizione lanciata su Change.org, che in poche ore sta raccogliendo centinaia di firme. I promotori, che si definiscono “Cittadini esasperati di Firenze”– chiedono le dimissioni immediate dell’assessore, denunciando l’inadeguatezza di una gestione che ha peggiorato la vita quotidiana, con gravi ripercussioni personali e professionali:
Gli spostamenti quotidiani tra casa e lavoro sono raddoppiati, con inevitabili ritardi e la perdita di appuntamenti importanti, come quelli medici. La città è paralizzata da cantieri inutilizzati, spesso causati da temperature elevate, che limitano drasticamente il nostro diritto alla mobilità. Il trasporto pubblico locale è in grave difficoltà: gli autobus sono imbottigliati nel traffico, con continui ritardi che penalizzano i pendolari e i cittadini che dipendono dai mezzi pubblici. Le arterie principali sono congestionate, creando blocchi continui e aumentando il tempo passato in coda.
L’Assessore alla Mobilità ha dimostrato totale inadeguatezza nella gestione di questa crisi, ignorando le esigenze dei cittadini e contribuendo al deterioramento della qualità della vita. Questo stato di cose ha ripercussioni gravi su tutti noi, sia sul piano lavorativo che personale. Per questi motivi, noi, i cittadini di Firenze, chiediamo un cambiamento immediato nella gestione del traffico, dei cantieri e dei trasporti pubblici. Esigiamo maggiore responsabilità, trasparenza e un piano concreto per il miglioramento della città. Chiediamo le dimissioni dell’Assessore alla Mobilità e un intervento urgente sulla pianificazione e realizzazione dei lavori pubblici.
Ma questa non è la prima volta: già dopo il disastro del 21 ottobre 2024, era partita un’altra raccolta firme, scatenata dal blocco totale della zona ospedaliera di Careggi, causato dalla contemporanea chiusura per lavori – tutti programmati, e dunque evitabili – di via delle Panche, via Rossi, via della Pietra e via Bolognese, ovvero le uniche vie di accesso e uscita dalla principale struttura sanitaria della città. Un caos che bloccò ambulanze, pazienti, personale medico e automobilisti per ore, da Careggi fino a Sesto Fiorentino, con conseguenze gravissime e prevedibili. Quella petizione, che raccolse circa 1400 firme, denunciava già allora l’incompetenza e inadeguatezza dell’assessore, chiedendone le dimissioni. Oggi, a distanza di mesi, la situazione non solo non è migliorata, ma va peggiorando di giorno in giorno. I disagi sono ovunque: pendolari costretti a raddoppiare i tempi di percorrenza, anziani impossibilitati a raggiungere visite mediche, alberi abbattuti senza criterio in una città sempre più rovente. Se nulla cambierà, il comitato promotore si dice pronto a una class action per chiedere risarcimenti.