Tra roghi e principi d’incendio in tutta la regione non è mancato neppure un blackout a Firenze, in ciò accomunata con la lontana Bergamo: un sovraccarico di elettricità che ha inciso pesantemente sui cavi nel sottosuolo, già provati dal calore, che ha lasciato interi quartieri e attività al buio, alcune delle quali hanno dovuto chiudere (come le gelaterie, rimaste senza corrente per i congelatori). L’odissea senza mare e senza Ulisse è stata raccontata da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Il Tirreno Firenze. Si aggraverà, molto verosimilmente, col taglio di altri 15 pini domestici in viale Redi, che verranno sostituiti da 28 gingko biloba (!), come si legge su quest’ultimo e su La Nazione Firenze. Soffoca anche il traffico sul Ponte all’Indiano a causa dei cantieri per la “sicurezza”, come con la giusta venatura polemica si apprende sempre dal Tirreno Firenze. Respira invece, relativamente, il Lungarno Pecori Giraldi, nel primo giorno dello spostamento dei torpedoni alle Cascine: i vigili già controllano con solerzia, nonostante la cedevolezza dell’assessore Giorgio che vuole concedere altri tre giorni agli autisti per «adattarsi»; alcuni di questi, tuttavia, hanno comunque provato a scaricare abusivamente turisti, come riportato dal Corriere Fiorentino. Altri abusi si registrano tra Rifredi e Novoli, ma in ambito criminalità: nella prima, a Careggi un esercente si è trovato una lama puntata al collo e nella seconda, di rientro dall’Esselunga, un’anziana 86enne è stata derubata di una collanina d’oro da due minorenni marocchini, fortunatamente subito arrestati con annesso recupero della refurtiva, come informa anche in questi due casi Il Tirreno Firenze insieme al Corriere Fiorentino. Scenari, questi, minacciati dal capo di un’organizzazione criminale originario di Salerno finito in manette per frodi fiscali, condotte in collaborazione con un commerciante di Prato: una notizia, riportata dal Tirreno nostrano, che aggiunge inquietanti tasselli all’altrettanto inquietante quadro delle striscianti ma sempre più estese infiltrazioni mafiose nel fiorentino. Prosegue anche la “battaglia della Pergola”, laddove il declassamento del teatro comporterà come prima cosa una perdita di 380.000€ di fondi e una contraddizione che si apre anche internamente al governo centrale (Giuli è apertamente dalla sua parte, i tecnici del suo dicastero no), come specificano le sezioni fiorentine di Repubblica, Nazione e Tirreno. Tutt’altro che concluso è anche il processo della cosiddetta “Cattedropoli”, ovvero il taroccamento dei concorsi per l’assunzione di personale docente per le sezioni universitarie di Careggi e Meyer: il 22 ottobre si terrà un’altra fase dell’udienza, senza però il reato di abuso d’ufficio, il che fa interrogare La Nazione Firenze sui capi d’accusa che possano essere imputati, mancando anche le motivazioni della Corte Costituzionale. E sempre sul fronte lavoro, la Coldiretti, citata dal Corriere Fiorentino, ha ammesso la mancanza di 10.000 stagionali per coprire l’organico richiesto per il settore agricolo, laddove gli stranieri non bastano più pur rappresentando una proporzione di uno a due. Disastro anche rispetto alla salute mentale dei cittadini: riprendendo La Nazione Firenze, apprendiamo con sgomento dell’aumento dei ricoveri ospedalieri per i minori di 13 anni, soprattutto dopo il Covid, e della depressione che serpeggia sia tra gli adolescenti che tra gli adulti, con impatti diretti, in quest’ultimo caso, anche sul lavoro e la produttività. Una persona su sei, in generale, soffre di disturbi di ansia e dell’alimentazione e di psicosi varie. Ci sono però anche notizie positive, con le quali vogliamo concludere questa rassegna: un’interessante intervista a Eike Schmidt sul Corriere Fiorentino, dove annuncia il suo sostegno a Tomasi senza candidarsi per le Regionali, manifesta intenzioni positive e tendenti al dialogo rispetto a una giunta che fa invece tutt’altro, smentisce alcune menzogne di quest’ultima (come la responsabilità del governo per la mancata tutela della sicurezza e le carenze di personale tra le forze dell’ordine) e, dulcis in fundo, cita, sia pur indirettamente, il nostro giornale. Un trafiletto de La Nazione Firenze informa infine della visita di ieri a Palazzo Vecchio effettuata dal deputato cubano Gerardo Hernández Nordelo grazie all’intercessione di Dmitrij Palagi, che fa idealmente seguito all’iniziativa da quest’ultimo sempre co-organizzata l’11 giugno alla Sala comunale Infopoint alla presenza dell’incaricato d’affari ad interim dell’ambasciata nordcoreana a Roma. È questa la Firenze autenticamente internazionale e aperta al mondo che vogliamo. (JCM)
