Firenze, mobilità al collasso: la tramvia T1 si ferma per 70 giorni tra Porta al Prato e Alamanni

GERMOGLI PH: FIRENZE CAREGGI VIALE MORGAGNI INAUGURAZIONE DELLA LINEA 3 DELLA TRAMVIA NELLA FOTO FERMATA MORGAGNI UNIVERISTA'
Estate sotto sequestro: dal 7 luglio sospesa la tratta più centrale della tramvia fiorentina
Bus sostitutivi ogni 5-6 minuti, ma la pressione sulla viabilità cresce

 

Firenze si prepara a un’estate davvero da incubo sul fronte della mobilità. Dal 7 luglio la linea T1 della tramvia sarà interrotta tra le fermate Porta al Prato-Leopolda e Alamanni-Stazione per circa 70 giorni, a causa di lavori urgenti per la sostituzione dei binari nella curva tra viale Fratelli Rosselli e via Iacopo da Diacceto, un tratto noto per criticità tecniche fin dalla sua realizzazione nel 2010.

Il cantiere, che interessa un segmento di 40 metri, prevede la rimozione della pavimentazione in porfido, la demolizione dello scambio preesistente, la realizzazione di una nuova soletta e l’installazione di nuove rotaie con geometrie modificate. Durante i lavori, Autolinee Toscane metterà in campo un servizio di bus navetta con frequenza di 5-6 minuti durante il giorno e 8-10 minuti in serata.

L’interruzione del principale asse tramviario centrale rischia di paralizzare ulteriormente la mobilità cittadina, già messa a dura prova da altri cantieri. In particolare, i lavori di Publiacqua su via Bolognese, che si protrarranno fino al 10 settembre, con la chiusura completa del tratto tra via Salviati e il civico 269/A, con sensi unici e deviazioni che hanno già generato gravi rallentamenti. A peggiorare il quadro c’è la riduzione di carreggiata sul ponte all’Indiano fino al 14 agosto per lavori alle barriere di sicurezza, con code persistenti soprattutto per chi entra in città dalla A1 e dalla Fi-Pi-Li. La simultaneità degli interventi, l’assenza di percorsi alternativi adeguati e la comunicazione tardiva da parte delle istituzioni contribuiscono a una sempre maggiore percezione, tra i fiorentini, di totale mancanza di pianificazione —  una frustrazione che ha trovato sfogo in una petizione lanciata ieri per chiedere le dimissioni dell’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, e che in meno di 24 ore ha raggiunto circa 1200 firme.

Dal 7 luglio, l’interruzione della T1 — proprio nel suo tratto più strategico — non farà che aggravare ulteriormente la situazione. Al di là della necessità tecnica degli interventi, ciò che manca è una strategia complessiva che metta al centro l’utente, garantisca continuità di servizio e salvaguardi l’efficienza della rete. Firenze si appresta così a vivere l’ennesima estate segnata da disagi pesanti e diffusa frustrazione.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli