Secondo la Fondazione Caponnetto, i dati ufficiali sono solo parziali: ogni giorno avvengono decine di reati
che non vengono neppure segnalati
Firenze continua a fare i conti con una criminalità di strada sempre più aggressiva. Lo confermano i dati pubblicati dalla Fondazione Antonino Caponnetto relativi al primo semestre del 2025, che segnalano 616 episodi tra spaccate, aggressioni, risse, accoltellamenti e altri atti criminali registrati nei cinque quartieri cittadini. Un numero che, secondo la stessa Fondazione, andrebbe ritoccato verso l’alto di almeno il 40%, tenendo conto di tutti gli episodi non denunciati o non censiti. L’analisi esclude furti in abitazione, furti d’auto e reati legati alla droga, concentrandosi esclusivamente su quella che viene definita “criminalità di strada”, con un’incidenza costante nei mesi e una distribuzione fortemente disomogenea sul territorio urbano.
Il Quartiere 1 (centro storico) è di gran lunga l’area più colpita, con ben 319 episodi registrati: spiccano le 180 spaccate, seguite da 36 episodi tra rapine e aggressioni, 14 risse, 22 episodi legati a fuochi e botti illegali, 3 accoltellamenti, 1 tentato omicidio e una sparatoria. Le “varie”, categoria che raccoglie episodi minori o non classificabili, arrivano a quota 55. Le aree più problematiche risultano essere la stazione SMN, San Lorenzo, la zona delle Cascine, via Galliano, via Redi, piazza Vittorio Veneto, mercatini abusivi e il gioco delle tre carte.
Segue il Quartiere 5, che totalizza 122 episodi. Si contano 30 spaccate, 31 casi tra rapine e aggressioni, 12 episodi legati a fuochi, 3 risse, 2 accoltellamenti e ben 44 episodi classificati come “varie”. Le aree più sensibili sono Novoli, Dalmazia, i giardini di San Donato e le zone vicino ai supermercati.
Il Quartiere 4 registra 84 episodi totali. Le spaccate sono 44, le rapine e aggressioni 15, i fuochi 4, gli accoltellamenti 2, le “varie” ben 19. Fra le aree citate come più esposte ci sono il mercatino abusivo di piazza Paolo Uccello e la zona Canova.
Il Quartiere 2 riporta 80 casi, con 42 spaccate, 11 episodi legati a fuochi, 6 tra rapine e aggressioni, 3 risse, un accoltellamento, 1 scippo e 16 episodi tra vandalismi e altri reati minori. Le aree più critiche sono i giardini lungo i lungarni, la zona Gignoro-Mensola e alcuni accampamenti abusivi.
Infine, il Quartiere 3 si conferma il più tranquillo, con soli 11 episodi totali: 4 spaccate, 1 accoltellamento, 1 rapina/aggressione e 5 episodi vari.
Complessivamente, nel primo semestre 2025, la città ha registrato 300 spaccate, 89 tra rapine e aggressioni, 49 episodi legati a fuochi e botti, 20 risse, 9 accoltellamenti e 149 episodi di varia natura. Numeri che raccontano di una Firenze dove la microcriminalità è diventata fenomeno quotidiano, spesso sottovalutato ma onnipresente nella vita dei cittadini.
La Fondazione Caponnetto, da anni attenta ai segnali del territorio, lancia un appello per un’azione combinata tra istituzioni e cittadinanza: serve una “sicurezza del giorno prima”, fatta non solo di repressione ma anche di prevenzione, presidio urbano, riqualificazione delle zone a rischio e coinvolgimento diretto della popolazione.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli