Mentre a Prato inizia oggi il “post-bugettismo”, in attesa del commissario e con le nuove elezioni fissate all’anno prossimo, più la gatta da pelare dei cinque indagati per la recente rivolta della Dogaia (La Repubblica Firenze), in Regione, anzi, nel PD Giani annuncia la sua ricandidatura con un atto d’imperio, passando la palla a Elly Schlein e ai suoi seguaci, che cercano per ora di prendere tempo; il governatore uscente è forte del sostegno incassato da altri sindaci e dell’apertura di Sinistra Italiana e Verdi, cui fa da contraltare solo una continua opposizione da parte del M5S, a quanto ci è dato di sapere dal Tirreno, dal Corriere Fiorentino e da Repubblica Firenze, che informa anche, insieme al Tirreno Firenze, delle pressioni di PD e AVS-Ecolò a Firenze e Calenzano per interrompere i rapporti con Israele e sostenere gli attivisti di Gaza. Le mozioni, a quanto riportato, sono passate. Morale alto anche a Mondeggi, la cui Festa dell’Unità celebra i suoi trent’anni in un contesto di continue lotte sul territorio (La Nazione Firenze), ma a Firenze le prospettive restano cupe: se Giani può celebrare la sua vittoria personale dell’approvazione del piano del parco eolico di Badia Tedalda, ben poco ecologici sono i disagi provocati tra Careggi e via Bolognese da cantieri e relative inversioni di senso di marcia, coi residenti in via dei Massoni che, citati anch’essi dal Corriere Fiorentino, annoverano addirittura «85 famiglie in ostaggio». Salutare anche una presa di posizione pubblica al Campo di Marte, dove un giovane allenatore della Sales, Niccolò Berti, ha scritto una lettera aperta alla sindachessa Funaro per tramite de La Nazione Firenze dove, con calma e lucidità ma contemporanea fermezza, si denunciano tutti i disagi della vita in zona, con la conclusione di una mano collaborativa ben tesa. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli
