Decoro, accessibilità e vigilanza, Italia Viva: “Basta degrado nelle stazioni, si apra subito un tavolo con RFI”
Riqualificare, rendere accessibili e restituire dignità alle stazioni ferroviarie urbane. È questo il messaggio lanciato da Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva in Consiglio metropolitano, e da Martino Bertocci, consigliere del Quartiere 5 per Italia Viva – Il Centro, che mettono al centro del dibattito politico la condizione critica della stazione di Firenze Statuto.
La stazione – importante nodo di transito per pendolari, studenti e residenti – versa oggi in uno stato di degrado evidente, con sporcizia, scritte vandaliche, spazi interni inutilizzati e una diffusa percezione di insicurezza, in particolare nelle ore serali. Una situazione che, secondo i due esponenti politici, richiede interventi urgenti e strutturati.
Bertocci ha sollevato il tema in Consiglio di Quartiere con un’interrogazione ufficiale rivolta all’Amministrazione comunale. «Pur essendo aree di competenza statale – spiega Bertocci – crediamo che Quartiere e Comune abbiano il dovere di farsi portavoce delle esigenze dei cittadini. Siamo soddisfatti della risposta ricevuta, che ha riconosciuto le criticità e ha espresso apertura a un maggiore presidio della Polizia Municipale, anche nell’ambito del nuovo Piano Notte». Inoltre, fa sapere il consigliere, uno degli spazi interni su viale Lami sarà assegnato a un’associazione del territorio, un primo passo per restituire funzioni sociali alla struttura.
Ma il problema va ben oltre Statuto. Francesco Casini ha portato la questione in Consiglio Metropolitano, chiedendo attenzione anche per le stazioni di Rifredi, Cure e Campo di Marte. «È inaccettabile – dichiara – che nodi fondamentali come Rifredi, terzo scalo ferroviario della Toscana, siano ancora oggi prive di ascensori, biglietterie funzionanti o vigilanza, con sottopassi insicuri e barriere architettoniche ovunque». Casini propone l’apertura di un tavolo tecnico con RFI e Ferrovie dello Stato, anche alla luce del nuovo contratto di servizio con Trenitalia che entrerà in vigore fino al 2034. L’obiettivo: un piano integrato di riqualificazione che parta dal livello metropolitano per incidere realmente su sicurezza, accessibilità e vivibilità delle stazioni.
I due rappresentanti di Italia Viva concludono con un appello condiviso: «La Stazione Statuto, come tutte le stazioni della città, non può essere lasciata al degrado. Deve tornare a essere uno spazio centrale, sicuro, accessibile e vivo. La direzione è giusta, ma adesso serve accelerare».
Foto: Copyright Fotocronache Germogli