Cirk fantastik torna al parco delle Cascine

pexels-scottwebb-137032

Rinasce il circo contemporaneo alle Cascine, tra sogno e rivoluzione

Nel cuore verde di Firenze, tra i sentieri alberati del Parco delle Cascine, torna Cirk Fantastik! 2025, il festival internazionale di circo contemporaneo che da quasi due decenni accende l’immaginazione di grandi e piccoli. Quest’anno, più che mai, si rinnova con un tema forte e poetico: “Fenix. Trasformazioni necessarie per reinventare la libertà.” Un titolo evocativo che richiama la rinascita, il rifiuto dell’omologazione e la lotta contro la stasi culturale.

Il festival sarà anticipato da un’anteprima il 6 settembre a Scandicci, in Piazza Matteotti, e proseguirà con il suo cuore pulsante dall’11 al 21 settembre 2025 al Prato del Quercione nel Parco delle Cascine, confermandosi uno degli eventi culturali più attesi dell’autunno toscano. Promosso da Aria Network Culturale, con il sostegno del Ministero della Cultura, Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e lo sponsor tecnico Unicoop Firenze, Cirk Fantastik! si presenta come un vero e proprio rito collettivo di rinnovamento artistico e civile.

A rendere unico il festival non è solo il programma, ma anche l’ambientazione visionaria. Le tradizionali tende da circo — che nel linguaggio contemporaneo diventano vere e proprie “case poetiche del possibile” — si fanno veicoli di nuove narrazioni.

Saranno tre i tendoni principali a ospitare gli spettacoli:

  • Teatro nelle Foglie – Questa compagnia rappresenta una fusione unica tra la forza fisica del circo contemporaneo, la spontaneità sorprendente del teatro di strada e la delicatezza del teatro di figura, con i suoi burattini e le sue ombre. Il loro linguaggio si affida al corpo e alla simbologia visiva, dove le parole si dissolvono lasciando spazio all’intuizione, alla meraviglia e alla poesia. Le ombre danzano insieme agli acrobati, e ogni gesto diventa un racconto, in una miscela che colpisce tanto i sensi quanto l’immaginazione.
  • Circo Madera – Nato come progetto artistico itinerante e artigianale, il Circo Madera porta in scena spettacoli che sembrano usciti da un sogno felliniano. La loro struttura è realizzata interamente in legno, costruita a mano dagli artisti stessi, e ogni elemento — dalla scenografia agli oggetti di scena — trasmette calore e cura. Madera è un laboratorio poetico in continuo movimento, che fonde clownerie esistenziale, acrobatica teatrale, comicità e malinconia. I loro spettacoli sono vere partiture emotive, dove si ride e si riflette, spesso nello stesso istante. Il Madera è un inno alla fragilità dell’umano, ma anche alla sua inesauribile capacità di creare bellezza con poco, con niente, con tutto.
  • Chapiteau InStabile – Culture in movimento – Più che una tenda, una vera città nomade multiculturale. Lo chapiteau InStabile è casa per artisti internazionali, comunità creative, spettacoli multilinguistici e contaminazioni tra tradizione e innovazione. Una piattaforma aperta, in cui il circo diventa un ponte tra le culture e tra le generazioni, nel nome della libertà artistica e della partecipazione attiva.

“Fenix”: un viaggio tra corde, paradossi e rinascite

Il filo conduttore di questa edizione, la trasformazione, trova piena espressione nello spettacolo cardine di quest’anno: una performance intima e allo stesso tempo spettacolare, nata dalla ricerca personale dell’artista sul tema del rinnovamento.

Lo spettacolo non racconta solo una storia. È un attraversamento emotivo e fisico, in cui il protagonista — alter ego dello spettatore moderno — oscilla tra le sue contraddizioni, tra il desiderio di liberarsi e l’incapacità di sciogliere i propri nodi interiori.

Attraverso una coreografia mutevole che passa dalla giocoleria all’equilibrismo su corda molle, fino alle acrobazie aeree, il personaggio si muove come in una spirale di (in)voluzione. Ogni numero non è fine a sé stesso, ma è una metafora vivente del nostro tempo: fatto di slanci verso l’alto e crolli improvvisi, di desideri che diventano trappole e corde che, invece di reggere, intrappolano.

Il surrealismo è la chiave narrativa: lo spettatore entra in un mondo onirico, dove le leggi della gravità e della logica si ribaltano. Un universo in cui la realtà quotidiana viene decostruita per far spazio a un’altra possibilità, più autentica e selvaggia.

Il circo contemporaneo come forma d’arte totale

Cirk Fantastik! non è solo intrattenimento. È una visione politica e culturale. Il circo contemporaneo — spesso erroneamente considerato una nicchia — si sta affermando come linguaggio totale: unione di teatro fisico, danza, poesia visiva e arte circense.

Non ci sono più clown dai nasi rossi o numeri ammaestrati. Ma artisti che mettono in scena le fragilità dell’essere umano, l’equilibrio precario tra natura e civiltà, corpo e spirito. In questo senso, ogni spettacolo del festival è una piccola rivoluzione, un invito a “disimparare” per poter tornare a sentire davvero.

E non a caso, il festival propone laboratori, incontri, performance itineranti e attività per famiglie, nel segno della condivisione, dell’inclusività e della scoperta.

Un evento che unisce comunità, territori e generazioni

Cirk Fantastik! è anche una festa popolare elegante, dove si incontrano artisti internazionali, giovani compagnie italiane, famiglie, studenti e amanti delle arti performative. Il Prato del Quercione, con i suoi alberi secolari e il respiro ampio del verde urbano, si trasforma in un villaggio temporaneo della meraviglia, dove ogni angolo può essere una sorpresa.

Negli anni, il festival è diventato un punto di riferimento per Firenze e per tutta la Toscana, creando una rete virtuosa tra arte, cultura, economia sostenibile e turismo responsabile.

Save the date:

  • 6 settembre 2025Scandicci, Piazza Matteotti
  • 11-21 settembre 2025Firenze, Parco delle Cascine / Prato del Quercione

Per info potete consultare la pagina Facebook di Cirk Fantastik qui https://www.facebook.com/cirkfantastik

Cirk Fantastik! è molto più di un festival. È una chiamata alla meraviglia. È il momento di sciogliere le corde, saltare, rischiare. E rinascere. Come il Fenix.

Stefano Chianucci