Residenti esasperati, negozianti danneggiati e istituzioni assenti: la sicurezza torna tema caldo a San Jacopino
Una nuova serie di spaccate e tentativi di furto hanno scosso il quartiere San Jacopino all’alba di questo lunedì. Secondo le segnalazioni del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, tra le 5 e le 6 del mattino, tre esercizi commerciali sono stati presi di mira nel giro di pochi minuti.
Il primo colpo, andato a segno, si è verificato in via Ponte alle Mosse, dove il salone del parrucchiere “Elio” è stato nuovamente vittima di una spaccata. È la terza volta che l’attività viene colpita. Secondo quanto riferito dal comitato, un residente avrebbe notato l’autore del furto e cercato di fermarlo urlando, senza però riuscire a dissuaderlo. Il malvivente ha sfondato la vetrina e portato via il fondo cassa. È stato subito allertato il 112.
Poco dopo, un secondo tentativo è avvenuto all’angolo tra via Toselli e via Doni, dove il sospetto – forse lo stesso del primo episodio – ha cercato di entrare in un negozio di articoli per fumatori tagliando i lucchetti con una grossa tronchese. Anche questo esercizio commerciale era già stato bersaglio in passato. In questo caso, l’azione è fallita e il soggetto si è dileguato.
Il terzo episodio si è verificato in via Monteverdi, ai danni del bar “Baia”. Le telecamere di sorveglianza mostrano un individuo nordafricano arrivare in bicicletta, estrarre un grosso martello e colpire più volte la vetrina del locale, che ha però resistito essendo antisfondamento. Il tentato furto è dunque fallito, ma ha lasciato segni evidenti sulla porta d’ingresso.
Ancora una volta, il Comitato denuncia il clima di insicurezza crescente, aggravato dall’avvicinarsi del periodo estivo, che vede svuotarsi il quartiere. «Le istituzioni continuano a non dare cenno di sé», si legge nel comunicato, che chiede che prefettura, questura e amministrazione comunale diano una risposta, e segnala di aver inviato PEC al Ministero dell’Interno e al capo della Polizia, auspicando una risposta concreta.
Nel frattempo, i cittadini rimasti cercano di organizzarsi in modo autonomo, con un “tam tam” informale tra vicini, pronti a segnalare alle autorità ogni situazione sospetta. «A settembre siamo pronti a nuove mobilitazioni mirate», annuncia infine il comitato.