Santo Spirito, dal verde Gucci al grigio polvere: il “giardino degli orrori” è servito

s.spirito

Due mesi fa, Piazza Santo Spirito sembrava photoshoppata per un editoriale di Vogue: in occasione della sfilata Gucci dello scorso maggio, era stata trasformata in un piccolo eden urbano: aiuole smeraldee, rotoli d’erba fresca, fontana cristallina, saracinesche ridipinte. Fast forward di 2 mesi, oggi l’erba è secca e giallognola, le aiuole implorano misericordia, le piante rinsecchite nel miglior stile dell’era Nardella/Funaro. Il miracolo è durato quanto una story su Instagram.

“Da giardino lussureggiante a giardino degli orrori”, ha commentato oggi il capogruppo di Forza Italia, Alberto Locchi, con la diplomazia di una motosega: “Le aiuole sono gialle per la morte dell’erba, e le piante sono secche, ripiegate su sé stesse; possibile che non si sia stati in grado di mantenere lo splendore donatoci da Gucci? E se anche fosse il caso che l’erba era previsto che avesse una vita breve, essendo di quella a rotoli, andava tolta e coltivata la terra sottostante. Comunque sia, lo spettacolo delle aiuole di una delle piazze più belle di Firenze è desolante e testimonianza di un’incuria evidente ed imbarazzante. Al degrado attuale di Firenze non c’è mai fine”.

Già a maggio, il blitz botanico di Gucci aveva fatto arrossire l’amministrazione: in meno di 48 ore, la maison aveva fatto quello che il Comune non è riuscito a fare in 20 anni. I residenti si chiedevano: “Ma allora è possibile? E perché non succede mai quando non c’è una passerella di mezzo?”

Sfilata finita, luci spente, erba morta. Perché, a due mesi di distanza, Santo Spirito è tornata alla sua versione base, con le aiuole nuovamente stecchite, un parcheggio per bottiglie e cani. Nel frattempo, l’unico prato davvero verde ancora presente in città è nei rendering del Comune, photoshoppato alla perfezione: sempre rigoglioso, sempre immaginario.

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