Genocidio a Gaza, Firenze Democratica e Sinistra Progetto Comune: “Gesti tangibili contro il disastro umanitario”

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Del Re (FD): “Consiglio comunale prenda posizione”. Palagi (SPC): “Aderire alla proposta per domenica sera di “L’ultimo giorno di Gaza”, Palazzo Vecchio può far suonare la Martinella”.

 

C’è ancora una Firenze pronta a dire no al male nel mondo. In questi giorni nei quali il genocidio del popolo palestinese da parte dell’attuale governo israeliano prosegue spedito (nel tritacarne finiscono anche altre comunità e altri paesi come la Siria), mentre la Francia si appresta a riconoscere lo Stato di Palestina, oltre a un coraggioso appello alla comunità ebraica fiorentina, si è letto anche l’appello di Unicoop Firenze e Misericordie della Toscana “per chiedere, di fronte al disastro umanitario in corso a Gaza – ricorda Cecilia Del Re (Firenze Democratica) –, con il blocco degli aiuti alla popolazione civile (cibo, acqua e farmaci), di garantire un flusso libero, sicuro e rapido degli aiuti umanitari e per il pieno rispetto del diritto internazionale e umanitario, unendosi così alla voce di 28 paesi occidentali e al messaggio inviato dall’UE”.

“Le Misericordie e Unicoop Firenze – aggiunge Del Re – hanno ribadito la piena volontà di rispondere alle richieste di aiuto per Gaza con gesti tangibili, e li ringraziamo non solo per il loro incessante impegno sul fronte umanitario, ma anche per aver fatto sentire la loro voce rivolgendosi a tutto il mondo istituzionale e civile per la costruzione di una pace vera e la fine di una crisi umanitaria che richiede un impegno pressante da parte di tutta la comunità internazionale”.

“Ci uniamo al loro appello – afferma -, esprimendo la più ferma condanna per gli ostacoli frapposti per bloccare gli aiuti verso chi è in stato di assoluto bisogno e grida aiuto, e ci auguriamo che anche Firenze, città operatrice di pace, faccia sentire la propria voce nei confronti delle gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario poste in essere dal governo di Israele”. 

“All’ultima seduta di consiglio comunale, il nostro gruppo consiliare ha ribadito l’urgenza di una presa di posizione del consiglio comunale, che già avevamo auspicato settimane fa durante la discussione di un atto avanzato dal gruppo di SPC per chiedere l’interruzione dei rapporti con il governo di Israele. Atto che fu richiesto dalla maggioranza di sospendere, ed ancora oggi non è stata purtroppo avvertita l’urgenza di calendarizzare il nuovo atto in consiglio comunale”.

“Firenze – conclude – non abdichi al suo ruolo di città operatrice di pace, faccia sentire la propria voce a livello nazionale e internazionale, e metta in campo gesti concreti, perché il disastro umanitario a Gaza abbia fine al più presto, ogni ora è preziosa per salvare vite umane”.

Dal canto suo, Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, sottolinea: “Sentiamo di dover fare nostro l’appello di socie e soci COOP, che a seguito della notizia del cibo per Gaza bloccato a Cipro, hanno scritto anche alle istituzioni. Ci aspettiamo che la Sindaca e la Città di Firenze, in forma ufficiale, si mettano al fianco di Unicoop e Misericordia. Ci sono anche altre azioni pratiche che possono essere fatte, a partire dall’adesione alla mobilitazione di ‘L’ultimo giorno di Gaza’: domenica alle 22:00 può essere suonata la Martinella di Palazzo Vecchio, per rompere il silenzio che troppo a lungo ha segnato la tragedia del popolo palestinese. Ci sono inoltre gli atti già passati dalla Commissione Pace che possono essere votati lunedì o mercoledì, o anche senza attendere il voto del Salone de’ Dugento, il nostro Comune può procedere all’interruzione dei rapporti con il Governo di Israele, verificano quali rapporti ci sono con aziende che lo sostengono. Sono ore drammatiche anche per la Freedom Flotilla Coalition. L’attenzione di tutto il mondo deve essere massima, concreta e decisa, priva di ambiguità. Restare umani lo impone”.

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