La Lista Schmidt all’attacco del pinkwashing di Alia. PD e M5S alleati, anzi no. Tra roghi a Quaracchi e appalti confermati per i soliti di sempre, minacce “democratiche” a un artigiano. La Firenze sui giornali di sabato 26 luglio

GERMOGLI PH: 29 OTTOBRE 2024 MONTESPERTOLI CONFERENZA STAMPA PRRSENTAZIONE DEGLI ISPETTORI AMBIENTALI DI ALIA MULTIUTILITY © TOMMASO GASPERINI / FOTOCRONACHE GERMOGLI

Non è passato inosservato il puerile tentativo propagandistico di Alia di coprire con spot “inclusivi” sui “diritti LGBT” una mala gestione a tutti i livelli e che abbraccia ogni settore. Se n’è accorto soprattutto il Presidente della Commissione di Controllo del Comune, Paolo Bambagioni (Lista Schmidt), che ha accusato il gruppo di cui l’azienda fa parte, Plures, di «investire in operazioni di facciata – il nuovo nome o i diritti LGBT – piuttosto che usarle per aumentare stipendi alle cooperative sottopagate o abbassare le bollette agli utenti». Ci chiediamo, oltre a ciò, se per Alia “mettere al centro la persona in tutte le sue dimensioni” fosse un principio ricordato anche in occasione dei numerosi tagli al personale sul territorio o se è valso unicamente nel senso di controllare ossessivamente e orwellianamente il cittadino anche quando butta la spazzatura. Curiosamente, comunque, le parole di Bambagioni sono state riportate solo da Repubblica Firenze ma non da La Nazione Firenze, pur avendo entrambe coperto la notizia della firma dell’accordo tra Plures e sindacati, contesto in cui sono emerse le affermazioni dell’AD Alberto Irace. Non è tuttavia l’unica divergenza odierna tra le due testate: se la prima parla di «alleanza più vicina tra PD e Cinque Stelle», con una maggior cautela del Corriere Fiorentino, la seconda parla invece di «fumata nera» con Quartini e Galletti che avrebbero rimarcato le distanze dai dem su temi dirimenti come salario minimo e reddito di cittadinanza. Si è ad ogni modo formata la lista civica È ora! – Tomasi Presidente, che verrà coordinata sempre da Bambagioni. Un presidente si è tuttavia già insediato al suo posto, ed è Marco Corsini al Museo Ginori, il che mette fine, almeno momentaneamente, alle polemiche seguite alla sua proposta di nomina: ne dà notizia Il Tirreno Firenze. Altre conferme giungono, non senza sbalordimenti, dalla grana di via Mariti, ove è bastata una “riverniciatura” alla RDB per riassegnarle l’appalto propedeutico ai lavori della famigerata Esselunga (La Nazione Firenze), e dal “no” al parcheggio interrato nel Lungarno Serristori: respinto dal TAR il ricorso di Casamonti, informa il Corriere Fiorentino. Si apre «l’era di CoopCulture» per l’ufficializzazione dei verdetti della gara d’appalto da 121 milioni agli Uffizi: essa, dice anche qui La Nazione Firenze, subentrerà a Opera Laboratori Fiorentini dopo venticinque anni di gestione. Un ulteriore spostamento si è verificato a Sollicciano, dove come si è resa fondamentale una denuncia giornalistica con inchiesta, del Corriere Fiorentino nella fattispecie, per riuscire almeno a far spostare in via provvisoria 5 detenuti psichiatrici dalle celle invivibili. Rimane il problema, quindi, di cosa farne dopo. E di cosa fare anche della «selva dei monopattini in Piazza della Repubblica» che gli spostamenti, invece, li ostacolano grandemente (La Repubblica Firenze). E come non pensare al viavai dei Vigili del Fuoco stanotte a Quaracchi, dove tre rimessaggi edili sul Fosso Macinante sono andati distrutti da un incendio che ha causato loro danni enormi e di cui è già emerso il carattere doloso per la presenza di molteplici inneschi (La Nazione Firenze e Corriere Fiorentino). Più espliciti, invece, gli attacchi via social a un artigiano calabrese di Borgo Santi Apostoli, residente a Firenze dagli anni ’70, che ha esposto pubblicamente messaggi di sostegno e solidarietà alla Palestina e di condanna verso Giorgia Meloni, Trump e Netanyahu: insulti, minacce, auguri di morte, recensioni negative e financo false (raccolte parzialmente da Repubblica Firenze) ad opera dei “buoni” e dei “democratici” sostenitori di Israele, tanto a destra quanto a sinistra. Tale è il clima infame che si respira a Firenze e non solo. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli