I dolori del campo stretto in Toscana. Bambagioni (Lista Schmidt): “Ma quale orgoglio, c’è grave e irrisolta questione morale”

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Toscana, Bambagioni: “Grande confusione nel campo stretto di Giani. Quale orgoglio toscano? Cambino nome almeno”

 

Sale la tensione politica in Toscana in vista delle prossime elezioni regionali. A prendere posizione è Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze, che interviene duramente sulle recenti dinamiche del cosiddetto “campo largo” promosso dal presidente uscente Eugenio Giani.

Nel mirino, l’alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che secondo Bambagioni rappresenta un’unione innaturale e forzata:“Comprendo le difficoltà di parte della base grillina nel digerire la fusione a freddo con il PD, questo PD. C’è chi non riesce a cambiare – dalla mattina alla sera – da giustizialista a garantista duro e puro a seconda delle momentanee convenienze o della fame di poltrone”.

La critica si estende direttamente alla guida della Regione e alle priorità dell’ubiquo Giani, accusato di essere più interessato alla propria visibilità elettorale che alla gestione concreta del territorio: “Resta un’assoluta confusione nel campo stretto di Giani, tutto intento a pensare alla sua campagna elettorale, tra un tuffo e l’altro, anziché a governare una Regione che ha estremo bisogno di un governo h24 sul territorio, non di influencer elettorali“, incalza Bambagioni.

Secondo l’esponente della Lista Schmidt, le difficoltà interne al Movimento 5 Stelle di fronte all’intesa con i Dem sono solo la punta dell’iceberg di una crisi più profonda, che tocca la credibilità stessa della coalizione: “Non mi stupisce il mal di pancia del M5S: c’è una pesante questione morale in Toscana, irrisolta, che noi denunciamo con forza. C’è molto poco di cui essere orgogliosi, oggi, in Toscana”, dichiara.

Infine, Bambagioni lancia l’affondo sul nome scelto per l’alleanza: “Consiglio a Giani, che ha poca fantasia, di cambiare il nome che fu usato 5 anni fa: rischia di essere solo un pentolone elettorale”, conclude, a conferma della linea dura e senza sconti della Lista Schmidt in un contesto politico regionale sempre più acceso.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli