Oltre al danno la beffa: la Pergola rischia di non potersi definire neanche teatro cittadino. Ma intanto le botteghe continuano a chiudere. La Firenze sui giornali di giovedì 31 luglio

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Con 24 voti su 35, il Teatro della Pergola, lontano ormai dal poter riconquistare la sua reputazione di teatro nazionale, scampa a malapena all’ulteriore declassamento che gli avrebbe impedito persino la qualifica di “teatro di interesse cittadino”. Il leitmotiv ormai pappagallesco dell’annunciato ricorso al TAR, riportato da La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze insieme alla notizia, non nasconde in alcun modo l’imbarazzo e l’umiliazione di una giunta comunale che, pur professandosi padrona indiscussa della cultura, ha svilito Firenze sotto tutti i fronti. E infatti ciò che era e ha sempre caratterizzato Firenze nel bene e nel male, ovvero la sua capillare rete di piccole attività, non fa che deteriorarsi di giorno in giorno: dopo 79 anni è chiusa anche l’Ottica Natali in via de’ Cerchi, un annunciò dal sapore funereo che si accompagna all’amara constatazione degli stessi titolari circa la progressiva scomparsa di tutte le botteghe da Firenze. Il loro sfogo è stato raccolto da La Nazione Firenze. Scompaiono tuttavia, apprendiamo sempre da quest’ultima, anche i mezzi di trasporto, come sulla tratta Borgo San Lorenzo-Firenze dove per tutta la durata dei lavori saranno di fatto obbligati gli spostamenti in bus in via Faentina; e scompare anche l’acqua a Badia a Settimo e dintorni per uno degli ormai innumerevoli guasti idrici (torniamo a domandare: ma tutti questi lavori a cosa servono, effettivamente?). Solo dal 15 ottobre, però, consegneremo al cassetto dei ricordi caddies e risciò, perché ciò che degrada la città deve avere vita più lunga possibile. La notizia è stata infatti coperta quasi da tutte le sezioni fiorentine dei grandi giornali: Repubblica, Tirreno, Corriere e Nazione. E mentre, in assenza di controlli reali e razionali, rispunta anche la “banda delle tre carte”, gli autisti degli autobus chiedono un vero piano di sicurezza prima delle corse notturne, un problema che ben conoscono anche loro per un servizio che potrebbe rivelarsi controproducente per tutti in assenza dei suddetti controlli: entrambi gli sviluppi sono stati riportati dal Corriere Fiorentino. Sul fronte elettorale, leggiamo su quest’ultimo e su La Repubblica Firenze, Giani dice no al nucleare sostenibile ma apre al M5S, laddove egli stesso è fatto oggetto di analoghe aperture da parte di Fratoianni, nel tentativo di sbloccare una situazione sempre più stagnante e melmosa. (JCM) 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli