A Firenze, nel cuore di viale Amendola, da cinque decenni si mescola la freschezza fruttata dei frappè con la memoria collettiva cittadina. È qui che Sergio Poggianti inaugurò, nel 1975, un punto di ritrovo e leggenda per generazioni di fiorentini. Con le sue creazioni di frutta gelata, introdusse una filosofia di convivialità che divenne presto un must per le comitive serali degli anni Ottanta e Novanta.
Dopo cinquant’anni di attività ininterrotta, la figura di Sergio si è fatta simbolo di qualità e affetto: il menu ricamato a mano dalla madre di Debora è rimasto immutato, custodito come un bene prezioso di una famiglia che ha vissuto il chiosco come passione più che lavoro. All’improvviso, però, Sergio ci ha lasciati, proiettando un ombra sulla chiusura stagionale del locale. Una perdita percepita da molti, fino a quando Debora non è tornata per riaccendere quella miccia fatta di gelati di frutta e ricordi. Con coraggio e dedizione, ha raccolto l’eredità paterna e ha mantenuto vivo quel luogo caro alla città.
Il 31 luglio 2025, il Comune di Firenze ha voluto celebrare questa storia consegnando una targa simbolica a Debora, in rappresentanza della famiglia Poggianti, per commemorare i 50 anni di attività del chiosco. L’assessore con deleghe a Sviluppo economico, Turismo, Fiere e Congressi, Jacopo Vicini, ha personalmente riconosciuto l’importanza civile e culturale di un’impresa che convive con Firenze, cresciuta con i fiorentini e capace di resistere alle mode del turismo mordi e fuggi.
La storia del Chiosco del Frappè
Nel viale Amendola a Firenze, dal 1975, prende vita il celebre Chiosco del Frappè, ideato da Sergio Poggianti, soprannominato il “re dei frappè” grazie alla sua capacità di creare miscele gelate al gusto di frutta—amarena, fragola, limone—che fecero del locale una meta fissa per i giovani degli anni Ottanta e Novanta. Era un luogo di compagnia, risate serali, amori nati sorso dopo sorso: un punto d’incontro diventato simbolo dell’aggregazione giovanile fiorentina
Sergio portò avanti l’attività per quasi cinquant’anni, rimanendo al timone fino al suo pensionamento e fino alla sua scomparsa, avvenuta all’età di 86 anni nel dicembre di qualche anno fa
Il locale conserva ancora oggi il menu originale ricamato a mano dalla madre di Debora, figlia di Sergio, opera che parla di passione familiare, artigianato e continuità generazionale
Nel 2023 Debora Poggianti ha deciso di riprendere le redini del chiosco proseguendo l’eredità del padre. Con la sua voce riconoscibile, racconta la storia di clienti che tornano decenni dopo per assaporare ancora quel frappè originale, testimoni di un tempo che fu.
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Stefano Chianucci