Il progetto “Dona un albero” promette 200 nuove piantumazioni con dedica e targhetta personalizzata, ma non affronta la questione della perdita strutturale del patrimonio arboreo
Il Comune di Firenze ha annunciato la riapertura del progetto “Dona un albero”, mettendo a disposizione circa 200 nuove piante che cittadini — o aziende — potranno “adottare”, pagando 150 euro, con la possibilità di lasciare una dedica su targhetta o tramite Qrcode; come ha spiegato la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani: “Stiamo lavorando anche a mettere in piedi un crowdfunding del verde a cui possano partecipare anche le imprese del territorio. Ma intanto torniamo a dare la possibilità a fiorentini e fiorentine di partecipare alla crescita del patrimonio verde della nostra città. Con questo nuovo piano di donazioni vogliamo assicurarci che l’esperienza sia la più semplice possibile, permettendo a chiunque di lasciare un segno verde e di poterlo dedicare a qualcuno”. I 200 nuovi alberi a disposizione per l’adozione sono visualizzabili da domani 9 dicembre nella mappa pubblicata sul sito istituzionale al link https://ambiente.comune.fi.it/dona-un-albero che specifica anche quale specie di pianta verrà inserita una volta selezionata.
Ma mentre si promuove la donazione di una manciata di alberi, la città continua a subire purtroppo un’erosione sistematica del verde urbano. In alcuni casi per i cantieri della tramvia, in altri casi — come denunciano opposizioni e comitati — per valutazioni di “pericolo”, “cedimento”, “sicurezza” che secondo agronomi critici sarebbero «strumentalizzate e distorte». Secondo LFCV, la continua “sostituzione” del verde con nuove alberature di dimensioni ridotte sta diventando poco più che una copertura cosmetica per un vero e proprio “albericidio”.
Il contributo proposto — 150 € — copre soltanto parte dei costi di acquisto e messa a dimora; non c’è però alcuna garanzia di cura a lungo termine o di qualità ambientale equivalente a quella degli alberi tagliati. Il Comune assicura che in caso di mancata attecchitura si provvederà alla sostituzione, ma quel che manca è una riflessione pubblica: quanti e quali alberi sono stati tolti? Era sempre necessario? Che ruolo svolgevano nel sistema di mitigazione climatica e di vivibilità urbana?

Foto Copertina: Copyright Fotocronache Germogli
Foto Testo: Comune di Firenze

