Accattonaggio con animali, diffida al Comune di Firenze: “Inadempiente sulla tutela animale”

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REA (Rivoluzione Ecologista Animalista) accusa il Comune di aver ignorato una petizione protocollata nel 2024

 

Il coordinatore regionale del partito REA (Rivoluzione Ecologista Animalista) Simone Scavullo ha oggi inviato una diffida formale al Comune di Firenze per il mancato riscontro a una petizione popolare protocollata il 26 luglio 2024, relativa al fenomeno dell’accattonaggio con animali in strada. La denuncia è chiara: “A un anno dalla protocollazione, nessuna risposta è mai giunta”, si legge nel documento.

La petizione, che chiede interventi contro l’uso di cuccioli e cani di piccola taglia per l’elemosina, non è mai stata pubblicata né discussa, in violazione dell’art. 91 dello Statuto comunale e dell’art. 15 del Regolamento sulle petizioni. “Tale comportamento configura una grave violazione istituzionale che rende evidente la totale indifferenza dell’amministrazione verso i doveri democratici”, dichiara Scavullo.

Scavullo richiama anche il Codice Penale, citando l’art. 727 (abbandono di animali) e l’art. 544-ter (maltrattamenti), e chiede:

  1. Il sequestro immediato degli animali sfruttati.

  2. La pubblicazione della petizione.

  3. Una risposta ufficiale entro 10 giorni.

  4. L’individuazione dei funzionari responsabili dell’omessa risposta.

In caso contrario, Scavullo procederà con segnalazioni alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e al Garante Nazionale per i Diritti degli Animali.

La diffida potrebbe riaccendere il dibattito sul ruolo delle petizioni popolari e sul rispetto degli strumenti di partecipazione democratica, troppo spesso – secondo REA – ignorati dalle istituzioni. Ma soprattutto rilancia una questione etica che tocca da vicino il cuore dei cittadini: la tutela degli animali sfruttati per raccogliere elemosine. Resta ora da vedere se il Comune di Firenze deciderà di dare seguito alle richieste, o se si andrà verso un confronto più acceso, anche sul piano giudiziario.