Dopo una petizione firmata da oltre 600 cittadini, in commissione consiliare si è discussa ieri la questione accattonaggio con animali. REA accusa l’amministrazione di permissività e chiede verifiche indipendenti
È approdata ieri in commissione consiliare la questione relativa alla gestione del fenomeno dell’accattonaggio con animali da parte del Comune di Firenze, al centro di una petizione promossa da Simone Scavullo (coordinatore regionale REA – Rivoluzione Ecologista e Animalista) e sottoscritta da oltre 600 cittadini. Il documento denuncia l’impiego di cuccioli e cani di piccola taglia a fini di accattonaggio e richiama gli articoli 727 e 544-ter del Codice Penale, che sanzionano rispettivamente l’abbandono e il maltrattamento di animali. La petizione chiede il sequestro degli animali sfruttati e l’individuazione dei responsabili della mancata risposta da parte dell’amministrazione comunale.
Durante la seduta, Arnaldo Melloni – responsabile della P.O. Igiene Pubblica, Ambientale e Vivibilità Urbana – ha affermato che la polizia municipale effettua controlli periodici, e dalle verifiche normalmente risulta che questi cani “sono tendenzialmente tenuti bene”. Ha inoltre dichiarato che, in accordo con la Polizia Municipale, è stata adottata una linea operativa che tende a evitare sanzioni e sequestri, salvo nei casi in cui l’animale presenti evidenti condizioni di maltrattamento: “Sanzionare, come prevede l’art. 15 del regolamento, qualche volta viene applicato, ma in generale la logica è di evitare di infierire su queste situazioni: se il cane sta male si interviene con il sequestro penale che prevede una procedura con individuazione del custode giudiziario”, ha precisato.
Al termine della seduta, Scavullo ha diffuso un comunicato in cui esprime preoccupazione per quella che definisce una linea d’azione eccessivamente permissiva e, a suo avviso, inefficace nel contrastare lo sfruttamento degli animali. “Il dirigente alla vivibilità urbana sostiene che vengono effettuati regolari controlli a tappeto, ma questo viene smentito da numerosi video e segnalazioni di assenza delle forze dell’ordine. Con quali parametri Melloni afferma che i cani non sono maltrattati, dato che i controlli sono sporadici e non includono veterinari?”, ha dichiarato, lamentando l’assenza di controlli veterinari regolari e approfonditi. Sulla stessa linea anche Gabriella Caramanica, segretario nazionale di REA, che ha definito inadeguata la gestione attuale del problema, auspicando la nomina di figure tecniche competenti e indipendenti per garantire il benessere animale. Scavullo ha inoltre chiesto che venga fornito un quadro dettagliato della situazione, comprensivo di un censimento aggiornato degli animali sequestrati, informazioni sui procedimenti aperti e dati sulle condizioni attuali degli animali posti sotto custodia giudiziaria.
Il dibattito resta aperto, mentre aumentano le richieste da parte dei cittadini per una regolamentazione più rigorosa del fenomeno e una maggiore tutela degli animali coinvolti.
Il video integrale della commissione consiliare è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=SvXdZk2tmrs